lunedì 14 aprile 2014

Note storiche ed esoteriche sulla Pasqua

Il Paradiso terrestre, di cui parla la Bibbia, si riferisce ad un'epoca assai lontana, quando l'uomo viveva nella Lemuria, un grande continente, ora sommerso, nell'oceano Pacifico. Era un continente molto vasto che si estendeva da un punto a Nord delle Hawaii fino alle Figi e, a Sud, fino all'Isola di Pasqua. In questa terra, chiamata anche Mu, tutti professavano la stessa religione, adoravano il Dio-Sole e credevano nell'immortalità dell'anima. I Lemuriani furono grandi navigatori ed esperti architetti, costruirono palazzi di pietra e grandi templi senza tetto, affinché il popolo in preghiera potesse ricevere i raggi del Sole, loro Dio... Mentre il popolo adorava il Sole fisico, i più intelligenti lo consideravano un simbolo di Dio. Anche in Atlantide, altra terra scomparsa nell'oceano Atlantico, furono eretti dei templi per adorare il Sole. Non era comunque permessa alcuna immagine della Divinità, essendo il disco del Sole ritenuto l'unico emblema appropriato: un disco d'oro collocato in modo da ricevere i primi raggi del Sole all'equinozio di primavera (22 marzo) o al solstizio d'estate (22 giugno). Il disco, infatti, indica l'unicità e tutti gli attributi della Divinità; concetto da noi ripreso quando diciamo che 'Dio è tutto e tutto viene da Dio'.

IL CULTO DEL SOLE
Come abbiamo visto, da tempi immemorabili, il Sole è stato considerato un dio perché, con il suo movimento, crea le condizioni affinché sulla Terra vi possa essere la vita. Egli parte dal punto più basso (22 dicembre) sale sul livello dell'orizzonte, arriva al punto più alto (22 giugno) e quindi scende per toccare di nuovo il punto più basso. Va sottolineato che è la sua posizione rispetto all'orizzonte che determina la forza dei suoi raggi e non la sua distanza dalla Terra. Pertanto d'estate fa caldo anche se la Terra si trova più lontana dal Sole che non in inverno.Gli Antichi, che consideravano il Sole come un Dio dalle caratteristiche umane, nei mesi invernali lo vedevano invecchiare ed indebolire, mentre scendeva sempre più all'orizzonte. Lo consideravano morto nel giorno più corto dell'anno (21 dicembre) e quindi rinato (seppur ancora molto debole e fragile) nei giorni seguenti. Non dovrebbe pertanto stupire che a quei tempi la nascita del Dio-Sole fosse molto festeggiata: una nascita senza la quale il mondo sarebbe stato costretto a morire nelle tenebre e nel gelo.
Oltre alla nascita del Sole, vi sono altri momenti del percorso solare che sono stati oggetto di grandi festeggiamenti, tra essi il più importante è l'equinozio di primavera (22 marzo), che la Chiesa festeggia come santa Pasqua o Risurrezione, facendola appunto cadere nella prima domenica di Luna piena dopo l'equinozio di primavera. Per comprendere il significato della Pasqua, o Passaggio, bisogna immaginare la Terra come tagliata in due all'equatore da un piano che si estenda nello spazio. Se osservassimo il Sole nei mesi invernali lo vedremmo sotto tale piano, questo è il motivo per cui appare molto basso all'orizzonte. Arrivato al 22 marzo, il Sole passa al di sopra di tale piano immaginario offrendo al pianeta un nuovo impulso di vita e fertilità. Si comprende allora perché nella lingua inglese la santa Pasqua viene chiamata 'Passover' (passa di sopra). Nel momento in cui il Sole attraversa il piano immaginario, entra anche nel segno zodiacale dell'Ariete che, con il Cancro, la Bilancia ed il Capricorno, formano una croce nel cielo che corrisponde ai quattro punti cardinali. Questo è il motivo per cui si parla di 'crocifissione': il Sole, infatti, una volta posto sulla 'croce zodiacale', comincia a offrire la sua vita (energia vitale) per maturare l'uva, il grano e gli altri alimenti per tutte le creature. Per far ciò è necessario che superi il piano immaginario e si elevi verso il cielo. I concetti di un Sole che muore e rinasce al solstizio d'inverno;  viene crocifisso e risorge all'equinozio di primavera, sono universalmente diffusi. Nell'antico Egitto nel periodo in cui noi festeggiamo la Pasqua si celebrava Osiride ucciso da Tifone. Osiride veniva rappresentato nel cerchio dell'orizzonte, con le braccia stese, come se fosse crocifisso, posizione che originariamente indicava benedizione e non sofferenza. Similmente in Persia si celebrava la morte di Mitra ed in Grecia quella di Bacco - Dionisio. In Frigia, invece, si celebrava la morte di Attis che, va notato, veniva rappresentato come un uomo legato con un agnello ai piedi. ln tutti questi casi il cordoglio per la morte è comunque immediatamente seguito dall'allegrezza per la risurrezione. È notevole come prima della crocifissione sia da sempre suggerito il digiuno. Infatti prima di questo momento tutte le provviste messe in serbo pei generosi doni del Sole dell'anno precedente sono quasi esaurite e il cibo nella mensa non è certo abbondante. Interessante notare come il digiuno che precede l'equinozio primaverile, la moderna Quaresima, si ritrova nel Messico, in Egitto, in Persia, in Babilonia, in Assiria e nell'Asia Minore.
Dott. Mario Rizzi - (Tratto dalla rivista New Corriere dei Lidi)

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