mercoledì 23 luglio 2014

STORIA E CURIOSITÀ LOCALI IN PILLOLE

Per il suo interesse storico e naturalistico, il Delta del Po fa parte del Patrimonio dell'Umanità riconosciuto dall'Unesco. A tutela dell’area, che riveste anche grande interesse economico (pesca, piscicoltura, agricoltura, caccia, turismo) fu creato il Parco Interregionale del Delta del Po, che Veneto ed Emilia-Romagna avrebbero dovuto costituire congiuntamente entro il 1993: non trovando un accordo, costituirono due distinti parchi regionali. Il Parco del Delta del Po dell'Emilia-Romagna, istituito nel 1988 (ma operativo solo dal 1996), è una superficie protetta di 52.000 ettari che copre tutto il delta storico del Po e le bocche dei fiumi Reno, Lamone, Bevano. Ne fanno parte anche le zone umide e salmastre della costa e dell'immediato entroterra: la sacca di Goro, le paludi di Comacchio e Ravenna, le saline di Cervia, le foreste di Argenta e le pinete del Lido di Classe. Monumenti di rilievo nel parco sono l'Abbazia di Pomposa, la Pieve di San Giorgio, Sant'Apollinare in Classe e i centri storici di Mesola, Comacchio, Cervia e Ravenna. Il Parco del Delta del Po Veneto, operativo dal 1997, si estende per 786 km (120 dei quali di area protetta) dal Po di Goro fino al fiume Adige e comprende 9 comuni della provincia di Rovigo con una popolazione, all'interno dei limiti del parco, di circa 73.000 abitanti. (Tratto dalla rivista New Corriere dei Lidi)

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