Venne costituita in Inghilterra nel 1871 col nome di Ferrarese Land Reclamation Company Limiteded, una società che aveva come oggetto sociale la “ bonifica di laghi, nell'acquisto di paludi e terreni nelle vicinanze di Ferrara e in altre località del Regno d'Italia e nella costruzione o la compera di canali, corsi d'acqua, lavori d'irrigazione, moli, scali, ferrovie, strade, fabbricati e macchine locomotive". Un regio decreto del 1872 abilitò la società ad operare nel Regno d'Italia ed assunse il nome di Società per la Bonifica dei Terreni Ferraresi. Oltre alle bonifiche nel ferrarese, operò nelle province di Arezzo, Brindisi e Lecce. La superficie posseduta arrivò ai 16.000 ettari, che per effetto di alienazioni decrebbero fino a 6.500. Nel periodo 1918-1929 la società riprese l’attività di bonifica e le proprietà aziendali tornarono ingenti, giungendo a 25.000 ettari. La crisi del 1929 creò una situazione di nuovo molto pesante e la Banca d'Italia nel 1942 ne diventò la maggiore azionista. In séguito alla Riforma agraria e per gli espropri fatti dall'Ente Colonizzazione del Delta Padano la superficie posseduta dalla società si ridusse a poco più di 5.000 ettari. (Tratto dalla Rivista New Corriere dei Lidi)
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