domenica 12 maggio 2013

AAA Anniversario... Aaaah: e adesso? "Gli articoli umoristici del Corriere dei Lidi"

Credetemi, dicono che le ragazze oggi sono tutte... facili, ma non è mica vero. A meno che uno non abbia i soldi, sia belloccio o abbia qualcosa di particolare che le attiri. E poi alla fine ti mollano comunque. L'ultima mi ha lasciato perché non riusciva a classificarmi, non le davo sicurezza. A cominciare dal lavoro. Diceva che il mio lavoro aveva qualcosa che non andava, che era un paradosso. È colpa mia se faccio l'uomo di fatica in una casa di riposo? Insomma mi ha lasciato, e io mi sono abbandonato alla disperazione per almeno un pomeriggio. Con gli amici del bar che cercavano invano di consolarmi: "Ti ha piantato? E piantala anche tu! Il mondo è pieno di donne". "Sì, solo che son tutte così". Durano poco, ecco. Nonostante io cerchi di diversificare i miei approcci a seconda della tipa che mi trovo davanti. Salvo prendere qualche cantonata ogni tanto. Con una avevo tentato un approccio romantico, tipo "piccola, lo sai che io per te farei qualunque cosa". E lei: "ok, allora smamma e tròvati un'altra ragazza". Con un'altra ho provato l'attacco diretto, rude, cinico: "Baby, in te trovo tutto quello che cerco in una donna: respiri". Mi è arrivato uno slerfone. Ma con l'altra una frase così sarebbe andata fortissimo: ho solo invertito le tattiche. Bisogna starci attenti. Poi ci sono quelle gelose. Ne avevo una che, se non mi trovava dei capelli sui vestiti, pensava la tradissi comunque, con una naziskin. Quella l'ho mollata io. Ma è raro. Ogni sera ci vediamo con gli amici giù al bar, e ci scambiamo consigli e nuove tattiche. Ma siamo sempre meno. Quelli che si sposano, dopo le nozze vengono ancora qualche volta con l'aria sempre più diversa, poi non li vedi più per un anno o due. Il terzo arrivano e si ubriacano, e quando sono pieni d'alcol tirano fuori delle vere perle di saggezza, che il barista non manca mai di annotarsi, facendone fare dei quadretti all'uncinetto alla sua vecchia madre (lui è furbo e a donne ci va solo all'estero) che poi attacca dietro al banco. L'ultima in ordine di tempo venne da un amico sposato da appena un anno, che disse alla moglie: "Dici che noi uomini siamo tutti uguali, allora perché ti lamenti di avere sposato proprio me? Ti annoi? Tu? Ma se l'unica cosa elettrizzante del nostro matrimonio è la coperta elettrica!". In vino veritas. Ma la massima delle massime, che campeggia da sempre sopra la bancone, dice: "Se le cose belle finiscono presto, perché l'amore è eterno?" Quelli che si sposano è raro che diano consigli. Un anno o due di matrimonio riescono ad azzerare non solo le capacità cerebrali ma pure i ricordi delle uscite con delle tipe. L'unico che fino a qualche tempo fa resisteva, mito fra i miti per tutti noi, era il Nespola. Il Nespola era un tipo che gli fregava solo dei soldi, tanto che le donne passavano in secondo piano. Diceva sempre che "i briganti ti chiedono o la borsa o la vita. Le donne vogliono entrambe". Era talmente avaro che invitava a cena solo ragazze anoressiche. E quando suo nonno guardava la messa alla tv lui andava a spegnere quando c'era la questua. Gli dava un fastidio fisico. Ci invitava a casa per il poker ma dovevamo portare noi panini e birre. Lui aveva sempre la dispensa talmente vuota che se ci fosse entrato un topo, beh,  avrebbe lasciato lui qualche provvista. Beh, alla fine anche lui, il nostro mito, è caduto. Si è imbattuto in una tipa apparentemente come lui... parsimoniosa, che gli ha fatto perdere la testa (prima di riempirgliela di corna... in quello era più che generosa). Beh, un giorno la tipa si è invaghita di uno di quei palestrati che non mettono in fila due parole senza dire quattro strafalcioni, e con quello ha cominciato a spendere e spandere tutti i risparmi, suoi e del Nespola. E lui ha avuto un bel tracollo psicologico. Me lo ricordo al bar, che beveva (a nostre spese) e non riusciva a capacitarsi. "Non sembra", diceva del suo rivale, "ma è molto intelligente: sa contare fino a venti. Nudo, fino a ventuno". Nessuno di noi l'aveva mai visto così, eravamo tutti preoccupati. Non l'abbiamo più visto. Ora vive in cima a un monte da solo, in un posto talmente lontano e fuori dal mondo che persino il postino gli spedisce le lettere. Credetemi, la verità è che delle donne bisogna fregarsene. Lasciare che vadano dietro a quelli ricchi e ai palestrati (che sono più str... di loro). Che si scannino fra loro. Ha ragione il nostro barista (il nostro mito ora è lui). In fondo lui vive sulle nostre disgrazie con le donne, che ci fanno bere. Mentre lui non solo non beve ma va a donne puntualmente tre volte l'anno, in occasione delle ferie, opportunamente scaglionate. Posteggia la madre in un centro benessere dove le fanno fanghi e massaggi e lui compie delle tournée in Danimarca, Germania e Olanda, ultimamente anche in Ucraina. Per lui e per la madre non bada a spese. Qui invece è tirchio come il Nespola. Pensate che alla slot machine che ha messo qui nel bar una volta mi sono venute tre arance. Come premio, m'è venuta giù una spremuta. E la scala è talmente consumata che anziché al piano di sopra porta in cantina. Sul bancone poi ci sono incise le iniziali di Garibaldi, che una volta è passato di qui e ha dormito al piano di sopra, ospite della famiglia del nostro barista, che neanche a dirlo se ne fa un vanto. E... adesso che ci penso, quella barba e quei capelli biondi... ma suo papà non era bruno? Non sarà che sua nonna... va be', non divaghiamo. Nonostante tutto quello che si dice, in fondo, come si farebbe senza donne? È un po' come con il vino, basta non abusarne. Un'altro quadretto del bar dice: "Nel mondo esiste al massimo una sola donna veramente cattiva. Peccato che ogni uomo creda di averla sposata". Un'altra frase, detta da un vecchio ubriacone: "Ho sempre pensato che tutte le donne dovrebbero sposarsi, ma gli uomini no". Ancora: "La donna sarebbe più affascinante se si potesse cadere fra le sue braccia senza cadere nelle sue mani"; "La donna si preoccupa del futuro finché non trova marito, l’uomo non se ne preoccupa finché non prende moglie". Evidentemente i bar sono culle di saggezza e questo è stato frequentato da grandi filosofi... L'ultimo, in fondo: "La donna è quel che di meglio si è trovato per sostituire l’uomo quando si ha la sfortuna di non essere pederasti". Beh, adesso però non esageriamo.  L&D (Tratto dalla rivista New Corriere dei Lidi)


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