martedì 8 maggio 2012

PILLOLE di Storia e Curiosità locali

Comacchio e dintorni hanno affascinato da sempre molti importanti registi italiani, che sovente hanno deciso di girare qui i propri film, talora lasciando in loco segni tangibili del loro passaggio. Per esempio, nella casa apparentemente ”alluvionata”, e ormai cadente, che si può vedere dal piazzale d’ingresso del Museo delle Valli, non abitò mai nessuno: fu infatti costruita come set per il celeberrimo L’Agnese va a morire di Giuliano Montaldo. Una villa, ora pressochè distrutta da zingari che vi avevano preso dimora, visibile dalla strada Romea all’altezza di San Giuseppe, ospitò invece la troupe di Pupi Avati per l’horror La casa dalle finestre che ridono (1976). Lo stesso regista girò qui Festa di laurea (con Carlo Delle Piane e l’indimenticato Nik Novecento) Dancing Paradise (1982) e Le strelle nel fosso (1978). E poi Mario Soldati, col celebre La donna del fiume (1955) con Sophia Loren, e il documentario Viaggio nel Delta del Po (1957). E Michelangelo Antonioni, autore del documentario Gente del Po (1943-1947), oltreché dei film Deserto rosso e Al di là delle nuvole (1995, girato insieme con Wim Wenders). Ma ricordiamo anche i numerosi, pregevoli documentari di Florestano Vancini, fra i quali Uomini della palude (1953, sulla vita dei fiocinini), Paisà (1946) di Rossellini, Caccia tragica (1947) di Giuseppe De Sanctis, fino al recente Bambola di Bigas Luna (con Valeria Marini nella vasca con le anguille), e agli ultimissimi Agata e la tempesta (2003) di Soldini, Al di là delle frontiere (2004) di Maurizio Zuccaro (con Sabrina Ferilli). (Tratto dalla rivista New Corriere dei Lidi)

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