mercoledì 6 gennaio 2010

situazione commercio centro storico a comacchio

La situazione del commercio nel centro storico di Comacchio è tutt’altro che favorevole in questi frangenti. I motivi sono diversi e vanno dalla mancanza di dialogo con chi gestisce i parcheggi, che continua a latitare al bluff dei cosiddetti “saldi”, che hanno scarsissima presa. “Se dovessimo fare un bilancio di come sono andate le cose nell’anno appena trascorso, ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli, perché non possiamo considerarci soddisfatti – commenta rammaricato Davide Buzzi, presidente del consorzio commercianti “Città di Comacchio”. A di là di una situazione congiunturale generale, siamo stati penalizzati soprattutto in questa fase conclusiva dell’anno, in occasione delle festività natalizie, da diversi fattori. Il primo è senza dubbio il tempo, che ha contribuito ad annullare alcuni eventi importanti per richiamare gente a Comacchio. Poi dobbiamo aggiungere il problema dei parcheggi a pagamento. Avevamo proposto di rendere gratuiti i parcheggi a pagamento durante le feste, come è stato fatto in altri centri turistici e a questo proposito avevamo sollecitato più volte un incontro con i responsabili della società che si è aggiudicata l’appalto della gestione dei parcheggi a pagamento. Nessuno si è fatto vivo e così c’è stato chi ha preferito risparmiare qualche soldo di pedaggio e magari ha fatto breccia in altri luoghi. Non è il modo migliore per far crescere la nostra città, che ha bisogno di una collaborazione sinergica con operatori, residenti e istituzioni. Tutti devono fare la loro parte per rendere vivibile e fruibile questa città così suggestiva, che non necessita di molti interventi ma soltanto di buona volontà e di gioco di squadra. Se viene a mancare anche un solo elemento, il gruppo rischia di sgretolarsi”. E i saldi perché non tirano? “La nostra non è la metropoli in cui la gente va alla ricerca dei prodotti griffati – sottolinea Buzzi – noi commerciamo prodotti di qualità, adatti a tutte le esigenze e, come stanno facendo un po’ tutti, abbiamo applicato gli sconti adeguati ma più di così non possiamo fare. E di gente, onestamente, non se ne vede molta. A questo va aggiunta la concorrenza dei centri commerciali e alla fine il piccolo commercio del nostro centro storico ne esce piuttosto penalizzato”.

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