martedì 24 novembre 2009

Ieri mattina, nella sede dell’ufficio circondariale marittimo di PortoGaribaldi, alla presenza dei rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, delcomando tenenza della Guardia di Finanza, della polizia municipale diComacchio e del dipartimento dell’Ausl di Ferrara, si è svolta unaconferenza stampa, nel corso della quale, è stata illustrata l’azione dipolizia effettuata dalle forze dell’ordine sulla banchina di PortoGaribaldi, domenica scorsa. Lungo il portocanale, come è risaputo, ipescherecci sono autorizzati a vendere, al momento dello sbarco, il loropescato. Purtropppo, si annidano con maggior frequenza e in modo particolarenei giorni festivi, venditori abusivi che tentano di commerciare pesce emolluschi di ignota provenienza. E’ stato proprio questo l’obiettivo dell’operazione di polizia che ha visto impegnata una ventina tra militari dellaCapitaneria di Porto, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, oltre adagenti della polizia municipale e veterinari della AUSL. Nel corso dell’operazione è stato sequestrato circa un quintale di pesce, oltre a 140 chilitra vongole e ostriche. Cinque i venditori abusivi contravvenzionati e unignoto fuggitivo. Dodici i verbali amministrativi accertati per un totale di50.000 euro di sanzione pecuniaria. Le forze dell’ordine raccomandano atutti di prestare la massima cautela nell’acquisto di specie ittiche,soprattutto con l’approssimarsi delle feste natalizie, nel corso delle qualiaumenta notevolmente il consumo di crostacei e molluschi. In modoparticolare i molluschi possono essere commercializzati soltanto seprovvisti di marchio identificativo e unicamente da parte di esercizicommerciali autorizzati e controllati dalla autorità sanitarie e comunquemai direttamente in banchina. “Bisogna assolutamente diffidare di chi vendepesce, crostacei e molluschi in condizioni igieniche precarie, ad esempio incasse poggiate a terra – hanno sottolineato i rappresentanti delle forzedell’ordine – senza ghiaccio e magari immerso in acqua, o in luoghi che nonsono idonei alla commercializzazione o, ancora, a un prezzo che sembratroppo conveniente rispetto all’ordinario prezzo di mercato. Nel dubbio èsempre opportuno contattare le forze dell’ordine o il servizio veterinariodell’AUSL o il 118, segnalando il fatto”.

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