Amico di Italo Balbo, nel 1925 Entigerno Bellotti viene nominato Podestà di Comacchio, ritenuto l’uomo capace di far uscire la città lagunare dalla profonda lacerazione che la crisi del ‘23 e del ‘24 sul problema della bonifica avevano creato all’interno della popolazione. Marito di Maria Teresa Mioni, legata da vincoli di parentela alle famiglie degli ‘ottimati’ locali, è sensibile e umanissimo presidente della Congregazione di Carità cui sono affidati l’ospedale civile, il ricovero di mendicità e l’orfanatrofio femminile. ... Le sale del suo appartamento all’interno del palazzo Mioni testimoniavano la sua gran passione per l’aviazione militare e le motociclette. ... La moglie ne seguì l’esemplare condotta d’amministratore dei beni della famiglia, di politico alla guida della municipalità comacchiese e, non per ultimo, il suo impegno intelligente e fattivo nel campo del lavoro. Era lui che dirigeva la sua azienda di rivendita di materiali edili. A detta di tutti coloro che lo conobbero, fu un vero signore soprattutto nell’animo, e tutti conoscevano la sua filantropia a favore di vecchi, orfani, bisognosi, malati, e per questo fu Presidente della Congregazione delle Opere Pie e di Carità.
(Estratto - dal libro Sbablà, uà! Curiusità di Franco Luciani) - Tratto dalla Rivista New Corriere dei Lidi
(Estratto - dal libro Sbablà, uà! Curiusità di Franco Luciani) - Tratto dalla Rivista New Corriere dei Lidi
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