giovedì 5 dicembre 2013

NEL MONDO C'È UNO STATO IN PIÙ: LA GROENLANDIA


È un Natale particolare quello del 2008 per i groenlandesi: il primo da cittadini di uno stato indipendente. Proprio così: nel mondo c'è uno stato in più: la Groenlandia, l'isola più grande del nostro pianeta, vasta sette volte l'Italia, 2.160.000 kmq per soli 57.000 abitanti, è diventata ufficialmente indipendente, in modo assolutamente pacifico, dopo il referendum del 25 novembre al quale hanno partecipato tutti i suoi abitanti e quelli della Danimarca, paese al quale l'isola è sempre appartenuta, in ragione del fatto che furono danesi i primi colonizzatori che vi approdarono all'inizio del 1700. Con questa 'secessione', la Danimarca perde il 98% del suo territorio ma continuerà ad aiutare la Groenlandia (il cui nome si tradurrebbe 'Terra verde' o 'Terra degli uomini') fino a che il nuovo stato non saprà reggersi sulle proprie gambe. Capitale del nuovo stato è la cittadina di Nuuk, 15.000 abitanti (come la nostra Comacchio), dove arrivano ogni giorno i rifornimenti da Copenaghen (medicinali, frutta, vivande, ecc.). La Danimarca versa a Nuuk più di 400 milioni di euro l'anno, circa 7000 euro per ciascun abitante, per permettere la sopravvivenza della comunità residente. Attualmente l'economia del paese, cessata l'attività mineraria, si basa pressoché esclusivamente sulla pesca (170.000 tonnellate di pescato all'anno, in particolare di gamberi e halibut), sul commercio di pelli di foca e sul turismo. Proprio per quest'ultimo settore si prevede una forte espansione: il successo crescente di mete turistiche estreme quali l'Antartide suggerisce che anche la Groenlandia, con il suo 84% di superficie coperta dai ghiacci, dotata di un fascino selvaggio ma anche di servizi, possa trasformarsi nella principale meta di turismo polare. Ma non è tutto. Tanto si parla dei cambiamenti climatici e dei danni che provocheranno e che già hanno provocato in tutto il mondo. Ebbene, la Groenlandia forse è finora l'unico paese a non doversi lamentare troppo: lo scioglimento dei ghiacci, infatti, ha permesso di scoprire immensi giacimenti petroliferi nella zona dello Stretto di Davis, che potrebbero dare al paese un'immensa ricchezza nel giro di alcuni anni. Gli abitanti della Groenlandia sono in maggioranza eschimesi: la loro lingua è vicina all'inuit,  parlata dagli eschimesi di Canada e Alaska; i costumi locali prevedono la caccia a foche, balene, trichechi, che forniscono materiale per i piatti tradizionali. Un paese che qualche anno fa ebbe un'inattesa vetrina tramite il romanzo Il senso di Smilla per la neve, dal quale fu tratto un film. Gli abitanti del nuovo stato sono ottimisti, nonostante le attenzioni russe sui giacimenti polari. Da decenni è noto come fra l'aviazione militare danese, che pattuglia i cieli dell'isola, e quella russa, che sovente sconfina misteriosamente, non corrano rapporti idilliaci. Una curiosità: lo sport nazionale groenlandese è il calci ma le sue squadre non possono partecipare ai campionati della FIFA perché nel paese non vi sono campi in erba. Recentemente la FIFA ha ammesso la possibilità di giocare su campi sintetici, e questo potrebbe risolvere la situazione. La Groenlandia è uscita dalla Comunità Europea, tramite referendum, nel 1985. Nonostante l'appartenenza alla Danimarca (paese che peraltro è sempre stato molto poco europeista), l'isola appartiene geograficamente al continente americano e gli abitanti, dall’Europa, si sentono distanti in molti sensi.
(Tratto dalla Rivista New Corriere dei Lidi)


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