venerdì 6 settembre 2013

UNA PIACEVOLE PASSEGGIATA NATURALISTICA SUI LIDI “NORD”, DAL LIDO DELLE NAZIONI AL LIDO DI VOLANO

VALLE BERTUZZI
PINETA - LIDO DI VOLANO

GABBIANO

PINETA DA LIDO DELLE NAZIONI AL LIDO DI VOLANO
 Ecco lo spunto per una piacevole passeggiata naturalistica sui Lidi, in particolare dal Lido  delle Nazioni al Lido di Volano. Da via della Rella (vedere la piantina del Lido Nazioni a pag. ) si può raggiungere, con una passeggiata di circa un’ora, il Lido di Volano, grazie a  un sentiero che segue la costa (che qui è pressoché priva di spiaggia) e si ricollega alla strada interna alla Pineta di Volano (lunga oltre 4 km), riserva naturale di oltre 170 ettari, costituita da arenili di recente deposito marino sui quali si è sviluppata la vegetazione tipica delle dune costiere, rimboscata durante il Fascismo per consolidare le dune e preservarle dall’erosione. Il sottobosco è ricco di Ginepri, Olivelle, Rovi, Asparagi, Code di Lepre, oltre a Tamerici e agli Astri Marini nelle zone umide. Numerose anche le specie avicole: presenti la Garzetta, gli Aironi Rosso e Cinerino, Merli, Fagiani, Ghiandaie, Colombacci e Folaghe. Chi volesse prolungare la passeggiata di un altro paio di chilometri, può procedere ancora, sempre in direzione nord, addentrandosi oltre la chiusa del Po, nel cosiddetto Scannone di Volano, seguendo il sentiero che va a lambire la Sacca di Goro e che termina con una torre d’osservazione dalla quale, con un buon binocolo, si possono avvistare numerose specie. Lo Scannone di Volano rimane compreso fra due rami della foce del Po (un tempo assai più ricchi d’acqua, mentre ora sono poco più che distinguibili dalle lagune circostanti): alla fine della strada interna alla Pineta si troverà facilmente l’incrocio detto comunemente Bivio della Madonnina (per la presenza d’un edicola votiva), presso il quale è l’ampio piazzale sterrato della chiusa. Sullo Scannone la strada si biforca: l’una (più larga) attraversando la pineta, l’altra (un viottolo) costeggiando la medesima e la laguna. Poiché esse a un certo punto si ricongiungono, è consigliabile percorrerle entrambe, una all’andata ed una al ritorno. Giusto all’altezza del loro ricongiungimento sorge la suddetta torre d’avvistamento, con un cartello che descrive le caratteristiche della zona. Presso la torre, superando un cancello (talora chiuso in occasione dei periodi migratorii), si può arrivare in vista del Taglio della Falce, una delle parti più interessanti della Sacca di Goro. La vegetazione è composta in massima parte da Pini, con un ricco sottobosco, e da Canne e Giunchi nelle aree più prossime alla laguna. Facilmente osservabili il Falco di Palude, la Beccaccia, il Gabbiano Reale e l’Airone Rosso, oltre a varie specie di Smergo man mano che si avvicina l’Autunno.
(Tratto dalla rivista New Corriere dei Lidi)






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