martedì 10 luglio 2012

IN VACANZA CON “PSICOLOGIA” Cosa fare in vacanza?

La risposta è semplice: NON FARE quello che abbiamo fatto nei 340 giorni che sono trascorsi dalle ultime vacanze, ovvero ritrovare la natura ed i suoi ritmi naturali abbandonando la vita innaturale che conduciamo tutto l'anno. Dovremmo essere attivi di giorno e dormire la notte, utilizzare la luce artificiale il meno possibile, dimenticare la radio e la televisione, le riviste e i quotidiani, gustarci la pace del primo mattino e la serenità di un tramonto infuocato, odorare i fiori ed accarezzare gli alberi, passeggiare tranquillamente ed evitare gare o discussioni competitive. Soltanto in questo modo daremo all'emisfero destro del nostro cervello la possibilità di fare la sua parte e ricreare in noi il desiderato equilibrio naturale. Indipendentemente da quanto queste idee possano essere accettate, vi sono comunque degli elementi che sarebbe bene non sottovalutare. Tra questi, vi è il fatto che le nostre emozioni subiscono un processo di condizionamento; questo significa che provare ansia o agitazione per scherzo, ovvero assistendo a spettacoli drammatici o frequentando discoteche, in un certo modo ci abitua ad essere agitati o comunque ci rende assai più difficile trovare la pace interiore. Diversi libri in commercio mettono in risalto i danni che una musica concitata, ad alto volume, può causare sul sistema nervoso. A tal riguardo citiamo l'opinione del dott. Bob Larson che afferma categoricamente: "L'effetto di tale musica agisce sul liquido cerebrospinale che, influenzando la ghiandola pituitaria, stimo la secrezione di alcuni ormoni creando così uno squilibrio nel tasso di insulina nel sangue e nella produzione di ormoni sessuali e surrenali. Ciò provoca un notevole abbassamento della moralità con dei risultati facilmente immaginabili".  (Tratto dalla rivista New Corriere dei Lidi)


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