giovedì 22 dicembre 2011

UOMINI DA GUINNES DEI PRIMATI: I GIGANTI

Non è del tutto esatto sostenere che i giganti non esistano più, considerando alcuni uomini da guinness che proprio a causa della loro altezza sono (o sono stati) oggetto d’interesse da parte dei media di tutto il mondo. Solo per considerare i casi più vicini a noi in ordine di tempo, a cominciare dall’inizio del Novecento, sono noti il canadese Edouard Beaupré, detto ‘il gigante di Willowbunch’, che aveva trovato lavoro in un circo, dove sollevava un cavallo di 400 kg. Nato nel 1881, morì nel 1904, a soli 23 anni, di tisi. Era alto ben 2 metri e 49 centimetri. Stessa altezza per lo statunitense Bernard Coyle, classe 1897, come risulta dalla sua scheda militare della Grande Guerra, quando aveva 18 anni. Ma si presume che dopo sia cresciuto ancora, anche se non se ne hanno notizie. Un centimetro di meno, 2 e 48, per il finlandese Vaino Myllyrinne, nato nel 1909 e morto nel 1963. Altri due statunitensi hanno fatto epoca: Robert Pershing Wadlow, alto ben 2 metri e 72 centimetri, classe 1918, pare che a 9 anni riuscisse già a prendere in braccio suo papà e trasportarlo al piano superiore della sua casa. A 13 anni era già alto 2 metri e 24, a 18 anni 2 e 54. Morì nel 1940, per un’infezione che gli derivò dallo strumento che serviva a reggergli le caviglie. John Carroll, nato nel 1932, all’altezza di 2 metri e 60 si sottopose a dei trattamenti farmacologici nel tentativo di arrestare la crescita, invano. Morì nel 1969, superati i 2 e 70, probabilmente a causa dei farmaci stessi. Ai giorni nostri sono noti almeno due ‘giganti’: uno vive in Ucraina, certo Leonid Stadnik, trentottenne, alto 2 metri e 57. Pare che viva questa sua condizione molto male, considerandola un vero castigo, sì da rifiutare di farsi fotografare e di comparire nel Guinness dei Primati. L’altro, assai ben disposto nei confronti dei media, tanto che riceve inviti ad eventi da tutto il mondo, è il turco Sultan Kosen, ventiseienne alto 2 metri e 46. Anche lui abbisogna di sostegni per aiutare le caviglie a sopportare il peso. I suoi piedi, del resto, richiedono scarpe numero 60. (Tratto dalla rivista New Corriere dei Lidi ).

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