sabato 20 agosto 2011

I segreti per vivere a lungo

...I segreti per vivere a lungo? Nel 1967, a Ilkhych sulle rive del Caspio si festeggiarono i 100 anni di matrimonio della coppia Balakiski. Al momento della festa lui aveva 130 anni, lei 111. Fu chiesto loro il segreto della longevità. Lui disse: “Lei ha sempre avuto un buon carattere”. Lei: “Lui mi ha sempre trattata bene. avrebbe potuto prendere molte altre mogli. non l’ha mai voluto”. Alla domanda: qual è il vostro segreto? Memé Plume, 108 anni nel 1970, rispose: “L’amore fedele, per non avere delle grane. E le corse in auto”. Un altro disse: “La birra!” Ne beveva ben 5 litri al giorno. Altri ancora: “Vedete un po’ voi… ho sempre guardato avanti e sono molto curiosa”; “Vivete come il cuore vi detta e come vi pare”; “Sapete che sono condannata da mezzo secolo? Pare che io abbia un cancro allo stomaco”. Ci sono centenari che fanno diete particolari, e mangiano solo latte e minestra, oppure due litri di latte con 14 zollette di zucchero, oppure 4 dolci differenti ad ogni pasto, oppure vino zuccherato e aspirina. Uno non rinuncia a 4 pasti al giorno a base di latticini, miele, formaggio di capra, legumi, niente carne, acqua di fonte e tutte le sere zuppa di cipolla e 16 ore al giorno all’aria aperta... Se davvero c’è un denominatore comune per tutti i centenari, forse è che possiedono sempre, qualunque sia il loro ceto sociale, una buona dose di humour, uno spirito affabile, e l’attività mentale e fisica aiutata dalla curiosità e dagli stimoli, quando invece una delle caratteristiche costanti dell’invecchiamento ‘normale’ è la perdita dell’allegria e il timore delle novità. C’è stato un ultracentenario americano che pilotava l’aereo, un russo che a 108 anni scalò la parete ovest del monte Elbruz. Senza dubbio gli studi sugli ultracentenari hanno individuato, se non il segreto, almeno uno dei segreti della longevità nel mantenere i propri ritmi vitali: ognuno di noi ha il suo orologio, i suoi ritmi, i suoi momenti di assorbimento e di repulsione. Contrariare questi ritmi equivale ad esporsi a disturbi senza motivo. Bisogna mangiare quando si ha fame, non quando vuole la convenzione, e così tutto il resto. (tratto dalla rivista New Corriere di Lidi)

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