lunedì 24 gennaio 2011

Nel sud del Sudan le cose stanno cambiando. Tra non molto si saprà il futuro di quello che è destinato a diventare uno Stato autonomo. Le notizie che arrivano sono seguite con paretecipazione e interesse dalla comunità di Comacchio e soprattutto da don Paolo Cavallari, parroco delle chiese del Duomo e del Rosario, perché il sacerdote, per primo, ha dato vita a una serie di azioni di solidarietà, consistenti in aiuti a distanza e sostegno ai sacerdoti e ai bambini di quella povera regione. “Sicuramente, quando lo spoglio dei voti del referendum sull’indipendenza del Sud Sudan, verrà reso noto, non ci sarannno dubbi e allora Giuba, capitale del sud, diventerà capitale di uno Stato vero e proprio – spiega don Paolo – Non si sono ancora decisi i confini in quanto permangono forti interessi dovuti alla presenza di giacimenti petroliferi nel sud dello Stato, mentre al nord trovano posto le raffinerie gestire da Cina e USA. La popolazione del sud è africana e quindi cristiana e animista, mentre quella delnord è araba e musulmana. Da circa 10 anni noi siamo impegnati nei confronti di questi nostri fratelli poveri per raccogliere fondi. Continuano le adozioni a distanza, i mercatini e le tombole che si fanno la domenica cpomeriggio fino a Pasqua, per la raccolta di questi denari necessari alla diocesi di Giuba. L’arcivescovo monsignor Paolino, che in più di una occasione è stato nostro ospite a Comacchio, sarà coadiuvato a un ausiliare, padre Santo e a fine mese è prevista la sua ordinazione. Pensavo di andare ma la situazione è critica, perché potrebbe esserci una ripresa del conflitto. La guerra, ormai, dura da circa 40 anni e speriamo che, finalmente, per tutti gli abitanti del sud del Sudan arrivi la pace e la serenità”.

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