sabato 4 dicembre 2010

La collezione d'arte del Comune di Comacchio si arricchisce ancor più, grazie alla donazione di 6 opere preziose di Mario Capuzzo, uno dei pittori più significativi del Novecento Ferrarese. Ieri mattina, a Palazzo Bellini, Maria Luisa Frignani, moglie dell'indimenticato artista di origini polesane, degna erede dell'arte di Capuzzo , cantante e ideatrice dell'Aprile Capuzziano, ha consegnato ufficialmente al Comune lagunare le opere, con l'impegno di mantenere questo speciale rapporto con la città sull'acqua. "Oltre ai 4 dipinti ad olio, ho voluto donare anche 2 bozzetti - ha sottolineato la signora Maria Luisa, in arte Marisa da Bondeno - raffiguranti San Domenico e Santa Caterina, realizzati in preparazione delle decorazioni contenute nella prima cappelal di sinistra della chiesa del Rosario". L'assessore alla Cultura Concetto Bellotti ha espresso apprezzamento e gratitudine, ricordando la promessa mantenuta fatta dalla Capuzzo prima della mostra dedicata al grande artista, a palazzo Bellini, conclusasi nei giorni scorsi. "Per l'amministrazione comunale di Comacchio quello di oggi è un gesto importante - ha spiegato Bellottti - perchè va ad arricchire il nostro patrimonio artistico. Qualche tempo fa, il Comune ha ricevuto in dono da un altro artista, lo scultore Nicola Sebastio, una cinquantina di opere, che saranno oggetto di mostra permanente nelle sale di Palazzo Bellini. Mi auguro che i rapporti instaurati con la signora Maria Luisa possano proseguire con lo stesso affetto e la medesima diisponibilità di oggi; sentimenti peraltro reciproci. Le opere donate troveranno la giusta collocazione a Palazzo Bellini e andranno ad arredare l'ufficio dell'assessore alla Cultura: è un arricchimento significativo del patrimonio d'arte comacchiese, già indagato lo scorso anno in un volume da Lucio Scardino, curatore altresì della mostra di Capuzzo". Il noto critico d'arte ha infine auspicato che le più importanti opere d'arte civica possano un giorno trovare axdeguata dimora in una pinacoteca, che parta dai dipinti del XVII secolo per arrivare ai giorni nostri. "La donazione di Capuzzo assume un valore particolare - ha concluso Scardino - ai fini del vedutismo comacchiese, grazie alla raffigurazione delle dighe artificiali del Lido delle Nazioni, nel dipinto del 1961 e nella bella rappresentazione dell'Abbazia di Pomposa, risalente al 1952".

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