venerdì 15 ottobre 2010

Trasporto scolastico: ci sono ancora disagi. Risolto il problema degli orari dei pullman, per quanto riguarda gli studenti di Comacchio che, tutti i giorni, al termine delle lezioni, fanno ritorno a casa, adesso se ne apre un altro, riguardante l’inadeguatezza del mezzo di trasporto rispetto al numero degli utenti. “Sono grata ai dirigenti dell’azienda di trsporto A.T.C. che, con tempestività e solerzia, hanno accolto le nostre richieste – ha sottolineato Maura Tomasi, vice sindaco e assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Comacchio – e di conseguenza, il pullman che partiva alle 14,35, da Ferrara, adesso parte in orario, alle 13,25 e quindi i nostri studenti non sono più costretti ad attendere oltre un’ora, terminate le lezioni. Ora però, manco a farlo apposta, c’è un altro problema, riguardante il sovraffollamento non solo degli studenti che si recano a Ferrara ma anche coloro e sono tanti che, ogni mattina, prendono il pullman per raggiungere Codigoro, dove frequentano le scuole superiori. Proprio oggi ho avuto dalla segreteria del polo scolastico di Codigoro, la stima esatta dei nostri studenti che, ogni mattina, si recano a Codigoro, provenienti dal nostro territorio comunale: 196 unità. Potete immaginare, pur essendoci a disposizione 2 pullman, in quali condizioni questi ragazzi sono costretti a viaggiare, fitti come sardine, uno addosso all’altro. Io mi sono subito attivata e ieri ho inviato una nota ai vertici dell’A.T.C. per informarli della situazione che si è venuta a creare e per sollecitarli, in qualche modo, a dare delle risposte”. Abbiamo sentito anche alcune mamme degli alunni che frequentano il liceo scientifico, a Codigoro, che lamentano un serio disagio da parte dei figli. “Mia figlia, che solitamente è tra le ultime a salire sul pullman la mattina – dice una signora – è costretta a farsi il viaggio in piedi, con lo zaino a tracolla, pieno zeppo di libri, a strettissimo contatto con altri ragazzi e ragazze. Quando arriva a scuola, dopo un viaggio che mediamente dura una mezz’ora e passa, è piuttosto stanca e ammaccata”. Un’altra mamma di un ragazzo che frequenta il 2° anno di ragioneria, rincara la dose: “mio figlio è sempre imbronciato al ritorno da scuola, perché non riesce mai a trovare un posto a sedere. Dice che a volte gli manca l’aria perché, in quelle condizioni, il caldo e l’ansia ti fanno mancare il respiro. Bisognerebbe venire incontro alle esigenze di questi ragazzi”.

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