giovedì 10 luglio 2008

Volontariato - adozioni a distanza

Centocinquanta bambini residenti a sud del Sudan, adottati a distanza. Trentottomila euro distribuiti nel 2007 per opere e interventi di primaria importanza in quelle terre povere. Quindicimila euro ricavati dalel diverse offerte e dal mercatino dell’usato. Sono queste le cifre più importanti di un lavoro a tutto campo, relative al 2007, realizzato dai volontari che fanno capo a don Paolo Cavallari, parroco delal chiesa del Rosario, a Comacchio, impegnato costantemente nelle grandi azioni di solidarietà. “E’ dal 2003 che noi lavoriamo per donare qualche speranza e sostenre tanti poveri bambini di laggiù – spiega don Paolo – dall’anno in cui abiamo cnosciuto monsignor Paolino Lukudu, arcivescovo di Juba, la capitale del sud del Sudan, che ci fece visita e con lui nacque questo progetto. Il Sudan è lo Stato più vasto dell’Africa nord-orientale. Purtropo dal 1983 la guerra civile tra il goberno musulmano e i guerriglieri del sud cristiano ha portato la popolazione a un altissimo livello di miseria. Guerra, fame, siccità, ingiustizie sociali sono i problemi qutidiani. La nostra comunità si è impegnata ad aiutare la dicesi delal città di Juba. I continui rapporti con il vescovo Lukudu e alcuni sacerdoti locali ci danno la possibilità concreta di raggiungere queste popolazioni con i nostri contributi. E così abiamo contribuito ala formazione di insegnanti, al sostengo dei sacerdoti, otlre a distribuie materiale di varia natura: dai generi alimentari al vestiario e ai medicinali, grazie alla collaborazone della aeronautica militare che ci mette adisposizioni voli umanitari. Il prossimo mese avvieremo un progetto, che dura un anno, dall’agosto 2008 al luglio 2009, i cui beneficiari saranno 131 famiglie, che consiste nella creazione di un allevamento familiare di maiali, attraverso l’acquisto di questi animali da macello e per riproduzione. Il risultato sarà quello di un approvvigionamento di carne buona; un aumento delal coltivazione di mais e cassava per i maiali; la fornitura di impiego ai giovani che abbandonano il villaggio in cerca di lavoro nelle città o\e vanno oltre confine in cerca della carne selvaggia. Diverse le fasi di realizzazione e gestione del progetto: approvigionamento dei fondi; acquistio attrezzi manuali agricoli; coltivazione di 5 ha di cassava e mais; costruzione di stalle e recinto per i maiali; acqjuisto di 25 maiali vivi; impiego di mano d’opera e di un veterinario.Il finanziamento richiesto dalla associazione pro sud Sudan di Comacchio è di circa 5.000 euro”. Il prossimo 20 luglio, proprio per illustrare questo progetto, arriverà da quelle terre il dottr Funda e in quell’occasione vi sarà un incontro esteso a tutti coloro che intendono offrire il loro sostegno.

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