giovedì 4 aprile 2013

L'ANGUILLA ELETTRICA

L'Electrophorus electricus, conosciuto comunemente come anguilla elettrica, elettroforo o gimnoto, è un pesce d'acqua dolce, conosciuto soprattutto per la sua capacità di generare, tramite dei particolari muscoli disposti lungo i suoi fianchi, dei potenti campi elettrici, dell'ordine di centinaia di volt, che utilizza sia per la caccia che per l'autodifesa, ma che possono essere considerati anche come organi sensoriali. Vive nelle acque interne del Sudamerica, in particolare nei corsi d'acqua amazzonici quali il Rio delle Amazzoni, l'Orinoco e i loro affluenti, in acque tranquille dai fondali melmosi e ricchi di vegetazione, nei quali può nascondersi e tendere agguati alle prede. Ha una tipica forma allungata e fusiforme. Il suo corpo è liscio, scivoloso e praticamente senza scaglie; ha un colorito grigio scuro che sfuma in  giallo-arancio sul ventre. Non ha una pinna dorsale, mentre quella anale forma una cresta che scorre per tutta l'estremità inferiore del corpo fino alla coda. Può raggiungere una lunghezza di 2,90 metri e 20 chili di peso, e ogni 10 minuti è costretto a raggiungere la superficie per respirare. L'anguilla elettrica possiede tre paia di organi elettrici addominali in grado di generare un campo elettrico, costituiti da cellule di origine muscolare dette elettrociti, che sono piatte, a forma di disco, affrontate ed allineate: all'interno di esse scorre la corrente elettrica. Il meccanismo è simile a quello di una batteria, nella quale piatti conduttori affrontati producono una carica elettrica. Gli elettrociti, presenti in un numero che si aggira intorno a 500.000, possono produrre in questo modo una scarica di circa 550 volt a un flusso di corrente pari ad 1 ampere (500 watt), e possono mantenere questo ritmo per parecchi giorni. Una scarica di questo tipo rende l'anguilla elettrica uno dei pesci elettrofori più forti, insieme alle torpedini, ed anche uno degli animali più pericolosi delle foreste sudamericane: un esemplare adulto è capace di uccidere con le sue scariche un uomo sano e di abbattere un cavallo, anche a una distanza di 6 metri. Oltre a questa devastante scarica, che il pesce utilizza per la caccia o l'autodifesa, questo pesce è in grado di generare campi elettrici di più lieve intensità, dell'ordine di 10-15 volt, che utilizza principalmente per localizzare le prede, comunicare con altri esemplari della sua specie, oltreché per la ricerca del partner e l'accoppiamento. Nonostante la sua potenza, l'anguilla elettrica non potrebbe far funzionare normali elettrodomestici o lampade, in quanto ogni scarica dura soltanto due millesimi di secondo mentre una comune lampada impiega circa un cinquantesimo di secondo per riscaldarsi abbastanza da diventare visibile. Il corpo dell'anguilla elettrica è per circa l'80% occupato da organi che producono o comunque hanno a che fare con l'elettricità, mentre tutti gli altri organi non occupano che il restante 20%. La sua dieta comprende sia pesci che piccoli mammiferi. Di solito coglie le sue prede di sorpresa e stordendole con le sue scariche elettriche. I neonati si nutrono invece prevalentemente di invertebrati acquatici e di uova di insetti. (Tratto dalla rivista New Corriere dei Lidi)


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