lunedì 16 aprile 2012

Storia e curiosità locali in pillole


La celeberrima Abbazia di Pomposa ha ospitato, nella sua storia più che millenaria, numerosi personaggi famosi e importanti, fra i quali papa Clemente VIII (nel 1598; in tale occasione fu anche a Comacchio), San Pier Damiani (celebre monaco ravennate, insegnante di eloquenza e teologia dogmatica, che vi rimase dal 1040 al 1042), il conte Bonifacio di Canossa (padre di Matilde), Ugone d’Este (che vi morì), Federico Barbarossa (1177), Giotto, Dante (almeno due volte: la seconda poco prima di morire, andando da Ravenna a Venezia in qualità di ambasciatore dei Da Polenta). Numerosi anni vi trascorse Guido, detto d’Arezzo, il riformatore della scrittura musicale, da taluni a volte fatto... santo, confondendolo col coevo (e amico) San Guido Abate, ravennate della famiglia Strambiati, che riconsacrò la chiesa e ricostruì il monastero dopo anni di declino dovuti alla malaria e alle incursioni barbariche. San Guido rimase a Pomposa per ben 35 anni. Anche successivamente, nel corso della sua lunga storia, l’Abbazia conobbe periodi bui, in cui i dormitori furono usati come granai, il Palazzo della Ragione come stalla e fienile. E sulla torre campanaria veniva acceso il fuoco per guidare le navi.
(Tratto dalla Rivista New Corriere dei Lidi).

Nessun commento: