sabato 10 ottobre 2009

Una settantina di persone, ma soprattutto una serie di interventi di grande rilevo sia dal punto di vista scientifico che da quello prettamente "politico" e programmatico. E' il bilancio del convegno "L'anguilla, una specie da conservare", promosso dal Parco del Delta del Po e andato in scena l'altro giorno a Palazzo Bellini, a Comacchio. Alla presenza di importanti ospitianche fra il pubblico (fra tutti, il biologo Attilio Rinaldi), il convegno ha fatto il punto soprattutto sulle opportunità che Comacchio e l'intero territorio deltizio potrebbe avere nel caso di una maggior valorizzazione dell'anguilla, prodotto che per secoli, in passato, ha avuto nella città lagunare il maggior luogo di produzione mondiale. Particolarmente significative, al riguardo, le conclusioni affidate al presidente del Parco, Massimo Medri: "Dagli anni '80 in avanti - ha detto Medri - assistiamo a una ripresa della ricerca sull'anguilla, a vari livelli: sulla sua riproduzione, sul tragitto in mare, su diversi elementiancora oscuri. E' necessario mettere insieme i vari settori della ricerca e costruire un punto di riferimento unico, oggi assente: Comacchio e il Parco si possono candidare a fare da fulcro, anche mettendo a disposizione l'ambito giusto per la ricerca, magari votando un'area delle Valli alla sperimentazione".

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