martedì 15 settembre 2009

ITINERARI IN BICI ALLA SCOPERTA DEL DELTA DEL PO

BICI DELTA ITINERARI

La bellezza e la magia del Delta del Po vanno lette in orizzontale: una linea d’acqua, una lingua di terra, una striscia di bosco, le righe degli argini, una distesa di dune. Aggiungete a tutto questo quell’antico e straodinario mezzo a propulsione muscolare che è la bicicletta e sarà come ritrovarvi nel bel mezzo di un sogno.
Chi pratica questo sport e ama la sua inseparabile e fedele comapgna di viaggio puà realizzare questo sogno e far sognare altre persone percorrendo gli itinerari che vi proponiamo e che vi faranno toccare quasi con mano le bellezze di questo territorio.

1 – NEL CUORE DELLE MILLENARIE VALLI DI COMACCHIO

Indice di difficoltà: FACILE
Caratteristiche del percorso: COMPLETAMENTE PIANEGGIANTE
Giorni ed orari consigliati: Tutti e in particolare la domenica
Attenzione a…: Fondo stradale sconnesso in qualche tratto
Varianti: da Anita, Alfonsine e S. Alberto
Tempo di percorrenza: 2 ore e mezzo
Partenza: Comacchio


Partenza dalla “città sull’acqua”, davanti al monumentale seicentesco Ponte dei Trepponti, simbolo ed emblema di questa antica e suggestiva città lagunare, sorta su 13 isolette e completamente circondata dalle acque fino al 1821.
Prima di inforcare la bici è consigliabile la visita alle emergenze Architettoniche più significative della città, a partire dal Duomo dedicato al patrono San Cassiano, conla sua Torre Campanaria attigua. Un altro edificio religioso davvero suggestivo è il Santuario di Santa Maria in Aula Regia, preceduto dal Loggiato, formato da 143 archi a tutto sesto: un percorso che ha colpito in più di una occasione cineasti e registi, che lo hannno scelto come sfondo per i loro film.
Oltre ai singolari ponti che collegano le varie isole nel cuore del centro storico, vale la pena di visitare il museo del carico della nave romana di valle Ponti, situato di fianco a Palazzo Bellini, edifico gentilizio ottocentesco, attuale sede della Galleria d’arte moderna, della biblioteca civica e dell’archvio storico comunale e l’ospedale degli Infermi, ristrutturato e trasformato in museo delle culture umane nel delta del Po.

Lasciata la città lagunare, si procede in direzione di Ostellato, affiancando il canale navigabile fino al nuovo cavalcavia della poderale “Pallotta” , superato il quale si procede diritti verso l’area archeologica di Spina, situata sulla sponde di valle Lepri-Mezzano.

Breve sosta e poi di nuovo in sella, persorrendo la rettilinea strada in direzione di Portomaggiore: dopo un paio di Km si devia a sinistra, nel cuore della estesa valle bonificata del Mezzano.
Un breve tratto e poi ancora a sinistra, puntando verso Anita.
Si attraverserà anche un ponte bailey, ultimo relitto superstite del secondo conflitto mondiale.
Ai lati della strada, completamente sgombra di auto, è facile imbatttersi in nugoli di esemplari dell’avifauna: merli, pettirossi, cavalieri d’Italia, alzavole.

Si prosegue verso Anita e di qui, girando a sinistra si continua in direzione dell’argine “Agosta”.

A un certo punto si gira a destra verso l’argine di Boscoforte, regno dell’anguilla e delle specie floristiche e faunistiche più pregiate.

E’ consigliata la mountain bike, perché l’argine è stretto e non asfaltato e per una decina di chilometri percorre una delle aree più suggestive del Parco del Delta del Po, tra il fiume Rene e le millenarie Valli di Comacchio.

Le soste durante questo percorso sono d’obbligo, per ammirare il paesaggio e i casoni da pesca.

Arrivati in fondo, nei pressi della statale Romea, c’è un locale rinomato, la Trattoria “Passo Primaro”, dove si possono gustare le specialità tipiche del luogo: pesce di valle e di mare e per chi ama la carne, piatti prelibati della cucina romagnola.

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