martedì 10 giugno 2008

CINEFESTIVAL

Presentata a Palazzo Bellini, la 2^ edizione della rassegna cinematografica sulla spiaggia intitolata “Il delta del Po e le sue genti: sguardi d’autore”, promossa dal Consorzio volontario dei Lidi Scacchi e Pomposa in collaborazione con il Comune di Comacchio e la Provincia di Ferrara, in programma dal 25 al 28 giugno.Paolo Micalizzi, noto critico cinematografico, sarà il direttore artistico della rassegna. Una sorta di omaggio doveroso a uno dei massimi cineasti del nostro Paese, il ferrarese Michelangelo Antonioni. Nel corso delle 4 serate verranno proiettati film e documentari ambientati e girati nel territorio del Delta sul tratto di spiaggia libera tra i Lidi Scacchi e Pomposa. Si partirà con una vecchia pellicola di Mario Caserini intitolata “Anita Garibaldi”, seguita dal film di Luigi Magni “In nome del popolo sovrano”, girato, per quanto concerne alcune sequenze, nel centro storico di Comacchio. Verrà inoltre proiettato il 5° episodio del film “I fuorilegge del matrimon io” (1963) interpretato da Ugo Tognazzi e diretto da Paolo e Vittorio Taviani. Chi non ricorda l’indimenticato attore ospite per alcuni giorni, durante quella estate, a Comacchio ? IL giorno seguente è in programma, invece, un omaggio ad Antonio Sturla, pioniere del cinema ferrarese conla proiezione dei documentari “Via Romea” (1957) di Florestano Vancini e “Uomini contro il Po” dello stesso Sturla. Nel corso della serata verrà proiettato il film di Giuliano Montaldo “L’Agnese va a morire”, girato nelle valli di Comachcio nel 1976. L’omaggio a Michelangelo Antonioni è fissato per venrrdì 27 giugno conla proiezione del documentario “Michelangelo Antonioni: storia di un autore” (1966) di Gianfranco Mingozzi. Sabato 28 ci sarà una tavola rotonda sul tema “cinema e realtà nel dElta del Po: ieri e oggi”, alal quale interverranno Licia Colò, Carlo Rambaldi, Florestano Vancini, Gianfranco Mingozzi ed esponenti di Regione, Provincia e Comune di Comacchio. Epilogo con il documentario di Enrica Fico Antonioni intitolato”Fare un film è per me vivere”, seguito dal celebre film del grande regista, “Il deserto rosso” (1965).

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