martedì 25 novembre 2014

ANEDDOTI... STORIELLE DI STORIA

Louis-Victor Vivonne, ammiraglio e maresciallo di Francia vissuto nel Seicento, non fu mai molto stimato per le sue qualità militari. Durante una spedizione in Italia, scrisse al re, Luigi XIV, per invocare soccorsi. La sua lettera finiva così: “Abbiamo bisogno di almeno altri diecimila uomini”. La diede poi al suo aiutante, Du Terron, perché la spedisse. Questi, prima di farlo, vi aggiunse: “E soprattutto di un generale”. (Tratto dalla Rivista New Corriere dei Lidi)

Aneddoti... Storielle di storia

Un giorno, alla corte di Federico II, Voltaire stava conversando con dei prussiani sulle lingue. A un tedesco che vantava la bellezza della sua lingua, rispose che a suo avviso era troppo dura e aggiunse: “Credo che quando Dio cacciò i nostri progenitori dal Paradiso terrestre lo fece in tedesco”. “Può darsi”, intervenne allora il re di Prussia, “ma il serpente che sedusse Eva parlava indubbiamente francese”. (Tratto dalla Rivista New Corriere dei Lidi)

mercoledì 19 novembre 2014

GIRO D’ITALIA CANORO... (Seconda parte)

Italia terra di ‘santi, poeti e naviganti’, sì, ma anche di cantanti. Per gioco, ci siamo divertiti, con l’aiuto del nostro Nini Zironi, a compilare un elenco dei grandi cantanti italiani suddividendoli per regioni, e divertendoci a stilare una specie di ‘albo d’oro’ dei cinque, dieci o venti nomi più importanti (a seconda delle regioni interessate, essendo alcune più popolose, anche in senso musicale, di altre) di ogni tempo. Cosa che costituisce una curiosità e un omaggio insieme, anche rivolto ai nostri ospiti estivi, e che potrebbe dare il là a qualcuno a scoprire una bella voce dimenticata della propria terra. Va da sé che avremo sicuramente dimenticato molti nomi e che gli accostamenti ‘strani’ fra cantanti di oggi e di ieri era inevitabile. In questo numero citiamo i cantanti del centro-sud, mentre nel precedente abbiamo visto quelli del nord. Segnalateci alla nostra mail cdstudio[chiocciola] libero.it i nomi che abbiamo dimenticato, e anche quale regione, secondo voi, merita la ‘palma d’oro’!

Cinque grandi nomi per la Sardegna: Marisa Sannia, Maria Carta, i Collage, Andrea Parodi-Tazenda, Tenores de Bitti. E altrettanti per la Calabria: Mino Reitano, Loredana Berté, Mia Martini, Rino Gaetano, Rocco Granata. Ricordando anche, per la Sardegna,  Vittorio Inzaina e, per la Calabria, Flavia Fortunato. Cinque nomi anche per Marche, Abruzzo e Molise: abbiamo scelto Jimmy Fontana, Toni Dallara, Lighea, Fred Bongusto e Ivan Graziani, ricordando tuttavia anche: Gianni Ravera, Gilda Giuliani, Toni del Monaco, Bruno Rosettani, Annarita Spinaci, Mimmo Locasciulli, Le Nuove Erbe.
Dieci nomi per Puglia e Lucania: Jimmy Fontana, Toni Dallara, Lighea, Fred Bongusto Gino Latilla, Nicola Di Bari, Mango, Nicola Arigliano, Renzo Arbore, Rosanna Fratello. Senza dimenticare: Adriano Pappalardo, Marco Armani, Fausto Tozzi, Toni Santagata, Raf, Franca Raimondi, Mariella Nava, Mietta, Isabella Jannetti, Cionfoli,  Antonio Basurto, Alessandra Amoroso. E dieci per la Sicilia: Marcella, Gianni Bella, Patrizia Laquidara, Giuni Russo, Carmen Consoli, Christian, Umberto Balsamo, Denovo (Mario Venuti, Luca Madonia), Franco Battiato, Otello Profazio. Ricordando anche: Jo Chiarello, i Gens, Gerardina Trovato, Toni Cucchiara, Julie & July, Nico dei Gabbiani.
Venti i nomi per il Lazio: Lando Fiorini, Bobby Solo, Little Tony, Renato Zero, Loretta Goggi, Antonello Venditti, Francesco De Gregori, Claudio Villa, Robertino, Gabriella Ferri, Sergio Caputo, Fiorella Mannoia, Bruno Martino, Jovanotti, Lucio Battisti, Eros Ramazzotti, Marisa del Frate, Amedeo Minghi, Nico Fidenco, Bruno Filippini. Ma ricordiamo anche: Nicky Nicolai, Franco Califano, il Banco del Mutuo Soccorso, Giampiero  Artegiani, Sergio Leonardi, Jenny Luna, Santino Rocchetti, Wanda Romanelli, Michele Zarrillo, Paola Turci, Luca Barbarossa, Max Gazzè, La Bottega dell’Arte, Nicolò Fabi, Alex Britti, Edoardo Vianello, Tiziana Rivale, Lorella Cuccarini, Clara Jaione, Gepy, Mario Castelnuovo.
Venti anche per Toscana e Umbria: Luciano Virgili, Nada, Toto Cutugno, Narciso Parigi, Riccardo Fogli, Don Backy, Piero Pelù-Litfiba, Carlo Buti, Gianna Nannini, Marco Masini, Odoardo Spadaro, Irene Grandi, Enrico Musiani, Mario del Monaco, Pupo, Katina Ranieri, Homo Sapiens, Aleandro Baldi, Tina Allori, Roberta Voltolini. Ma ricordiamo anche: Giovanna, Emma, Irene Fornaciari, Anna Bussotti, Gino Baldi, Federico Fiumani-Diaframma, Riccardo del Turco, Donatella Moretti, Stefano Palatresi, Rocco Montana, Stefano Sani e Gian Pieretti.
Ultima, ma non certo per ultima, anzi, forse proprio come dulcis in fundo, la Campania. Venti nomi anche per questa regione: Edoardo Bennato, Pino Daniele, Massimo Ranieri, Roberto Murolo, Nino d’Angelo, Mario Merola, Aurelio Fierro, Angela Luce, Peppino Di Capri, Alan Sorrenti, Renato Carosone, Sergio Bruni, Fausto Cigliano, Nunzio Gallo, Peppino Gagliardi, Gianni Nazzaro, Bruno Venturini, Tullio Pane, Edoardo De Crescenzo, Teresa De Sio. Ma ricordiamo anche: Neffa, Eugenio Bennato, Alunni del Sole, Giardino dei Semplici, Toni Esposito, Maria Nazionale, Aviontravel, Gragnagniello, Mario Tessuto, Santo California, Enzo Malepasso, Nino Buonocore, Mario Abbate, Alunni del Sole, Giardino dei Semplici.
(Tratto dalla Rivista New Corriere dei Lidi)

mercoledì 12 novembre 2014

GIRO D’ITALIA CANORO... (Prima parte)

Italia terra di ‘santi, poeti e naviganti’, sì, ma anche di cantanti. Per gioco, ci siamo divertiti, con l’aiuto del nostro Nini Zironi, a compilare un elenco dei grandi cantanti italiani suddividendoli per regioni, e divertendoci a stilare una specie di ‘albo d’oro’ dei cinque, dieci o venti nomi più importanti (a seconda delle regioni interessate, essendo alcune più popolose, anche in senso musicale, di altre) di ogni tempo. Cosa che costituisce una curiosità e un omaggio insieme, anche rivolto ai nostri ospiti estivi, e che potrebbe dare il là a qualcuno a scoprire una bella voce dimenticata della propria terra. Va da sé che avremo sicuramente dimenticato molti nomi e che gli accostamenti ‘strani’ fra cantanti di oggi e di ieri era inevitabile. In questo numero citiamo i cantanti del nord, mentre nel prossimo vedremo quelli del centro sud. 
Cominciamo da Piemonte e Val d’Aosta: i dieci nomi che mettiamo nell’albo d’oro sono questi: Rita Pavone, Paolo Conte, Milly, Duo Fasano, Umberto Tozzi, Fred Buscaglione, Ernesto Bonino, Mario Piovano, Renato Rascel e Lidia Martorana. Siete d’accordo? Naturalmente ci sono tanti altri nomi più o meno importanti, ad esempio: Mino Vergnaghi, Donatello, Maria Jottini, Lena Biolcati, Andrea Mirò, Piero Cotto, Sergio Renda, Antonella Bellan, i Righeira, Jolanda Rossin, Gilda, Eiffel 65, Alberto Fortis, Isa Bluette, I Nuovi Angeli, Marlene Kuntz, Subsonica, Giorgio Conte e Christine Hérin.
Per la Lombardia, dieci nomi non bastano, allora abbiamo raddoppiato: Johnny Dorelli, Adriano Celentano, Max Pezzali-883, Camaleonti, Dik Dik, Jula de Palma, Mina, Giorgio Gaber, Ornella Vanoni, Alberto Rabagliati, Achille Togliani, Luciano Tajoli, Enrico Ruggeri, Tony Renis, Eugenio Finardi, Angelo Branduardi, Wilma De Angelis, Betti Curtis, Drupi, Fausto Leali. Altri nomi importanti sono: Alberto Camerini, Fiorella Bini, Nuccia Bongiovanni, Arturo Testa, Garbo, Jo Squillo, Cocky Mazzetti, Dori Ghezzi, Remo Germani, Memo Remigi, Marco Ferradini,  Ricky Gianco, Anna Identici, i Daniel Sentacruz Ensemble, Laura Luca, Enzo Jannacci, i Giganti, Gruppo Italiano, Ricky Maiocchi, Viola Valentino, i Profeti, Maria Monti, Nuovi Angeli, Gino Santercole, Antonacci, Dario Baldan Bembo, Roberto Vecchioni, Ivan Cattaneo.
Anche per la Liguria dieci nomi erano davvero pochi. Vediamo un po’: Ricchi e Poveri, New Trolls, Matia Bazar, Fabrizio de André, Gino Paoli, Antonella Ruggero, Natalino Otto, Tonina Torrielli, Luciana Gonzales, Bruno Lauzi, Umberto Bindi, Luigi Tenco, Francesco Baccini, Rondò Veneziano, Nino Ferrer, Wilma Goich, Sandro Giacobbe, Joe Sentieri, Ivano Fossati, Alexia. Ricordando anche: Cristiano De André, Michele, Sabrina Salerno, i Trilli, i Latte e Miele, Marina Occhiena, Los Marcellos Ferial, i Delirium, Fanigliulo, Mario d’Alba, Mario Cappello, Giua, i Buio Pesto, Valentina Greco, Aura d’Angelo, Claudia Pastorino, Silvana Fioresi.
Ed eccoci al Triveneto, che abbiamo accorpato in un’unica macroregione, scegliendo dieci grandi nomi: Sergio Endrigo, Patti Pravo, Gigliola Cinquetti, Flo’ Sandon’s, Le Orme, Teddy Reno, Miranda Martino, Pino Donaggio, Elisa, Massimo Bubola. Ricordiamo anche: Roberto Soffici, Ennio Sangiusto, Marisa Sacchetto, Donatella Rettore, Pilade, Lolita, Dino, i Jalisse, Nicoletta Bauce.
E siamo alla nostra Emilia-Romagna, con la quale ritorniamo ai venti nomi (Nini Zironi escluso, eh, sennò non vale). Abbiamo scelto: Raffaella Carrà, Raul Casadei, Laura Pausini, Orietta Berti, Milva, Carla Boni, Giorgio Consolini, Nilla Pizzi, Pooh, Gianni Morandi, Emilio Pericoli, Lucio Dalla, Iva Zanicchi, Guccini, Zucchero, Vasco Rossi, Ligabue, Nomadi, Equipe 84, Pierangelo Bertoli. Ricordiamo anche: Piergiorgio Farina, Alice, Samuele Bersani, Gianni Meccia, i Corvi, Silvia Guidi, Anna Marchetti, Elio Gandolfi, Dora Moroni, Piero Focaccia, Andrea Mingardi, Cesare Cremonini, Caterina Caselli, Luca Carboni, Nek, Gianni Pettenati, Ofelia, Leano Morelli, Vittoria Mongardi, Stefania Cento, Cristina d’Avena, Fiordaliso, gli Stadio.
(Tratto dalla rivista New Corriere dei Lidi)


venerdì 7 novembre 2014

Storia e curiosità locali in pillole

Una relazione del Consorzio di Bonifica Delta Po Adige fornisce alcuni dati per comprendere meglio la portata dell'intervento dell'uomo su un territorio che era per la sua natura alluvionale già soggetto a fenomeni di subsidenza naturali. Dagli anni '30 e soprattutto negli anni '40 e '50, fino alla sospensione decisa dal Governo nel 1961, furono estratti anche nel territorio del Delta del Po miliardi di metri cubi di metano e gas naturali. L'estrazione avveniva da centinaia di pozzi (una trentina, nel Delta) che non raggiungevano i 1000 metri di profondità. Tramite dei manufatti in calcestruzzo, in parte ancora visibili su territorio, il gas veniva inviato alle centrali di compressione, mentre l'acqua salata (1 m di acqua per ogni m di gas estratto) veniva scaricata nei fossi e negli scoli. Dal 1954 al 1958 furono estratti 230 milioni di m di gas all’anno; nel 1959 si salì a 300 milioni. Dal 1951 al 1960 furono misurati abbassamenti medi del suolo di un metro con punte di due metri; nonostante la sospensione delle estrazioni del 1961 il territorio continuò a calare molto nei 15 anni successivi; dall'inizio degli anni '50 a metà degli anni '70 il territorio è calato mediamente di oltre 2 metri (con punte di 3,5). Rilievi recenti dell'Istituto di Topografia della Facoltà di Ingegneria dell'Università di Padova hanno stabilito che i territori deltizi dell'Isola di Ariano e dell'Isola della Donzella si sono ulteriormente abbassati di 0,5 metri, che vanno ad aggiungersi ai 2 - 3 metri sotto il livello del mare del territorio.
Idrovora di Marozzo (FE)
Idrovora di Codigoro (FE)

Le conseguenze della subsidenza, anche sotto il profilo economico, sono facilmente immaginabili: effetti sulle arginature: il terreno che si abbassa trascina con sé anche gli argini. Questo causa minor spessore delle fiancate di sicurezza degli stessi, maggiori spinte dell'acqua, maggiore possibilità di formazione di fontanazzi e tracimazioni, maggiori possibilità di cedimenti degli argini. Le infiltrazioni sono calcolate in 70 litri al secondo per km di argine. L'Alluvione del Polesine del novembre 1951, le due rotte del Po di Goro nell'Isola di Ariano, la rottura dell'argine a mare in Comune di Porto Tolle, altre rotte ancora, avvennero negli anni in cui si estra eva il metano. Fu necessario rialzare e allargare gli argini dei fiumi (480 km) e gli argini a mare (80 km), con una spesa stimata di 3.300 milioni per gli argini di tutto il Polesine. Fu inoltre necessario ricostruire tutto il sistema di scolo con ricalibrazione delle sezioni e delle pendenze necessarie, demolire e ricostruire manufatti, chiaviche, ponti sui canali e sugli scoli, ricostruire o adeguare ai nuovi livelli dell'acqua le idrovore, con una spesa stimata di 700 milioni di Euro. Il Delta e gli altri territori del comprensorio del Consorzio di Bonifica Delta Po Adige (Comuni del Delta più Rosolina e un piccolissima parte di Chioggia) vengono mantenuti asciutti da 38 idrovore e 117 pompe, con una capacità di sollevamento di 200.000 litri al secondo, con una spesa di 1.600.000 euro all’anno di sola energia elettrica, per una altezza media di sollevamento acque maggiore di 4 metri.
(Tratto dalla Rivista New Corriere dei Lidi)

mercoledì 5 novembre 2014

I CONSIGLI DELLA NONNA OLGA

Punti neri e brufoli, che fare? Le creme costano e spesso sono efficaci solo nelle pubblicità. Procuratevi... costanza e... crusca bollita. Fatene un infuso e lavatevici il viso mattina e sera per qualche settimana. Riavrete una pelle splendida e luminosa.

Avete fatto bollire le patate? L'acqua non buttatela: mettetela nella vostra teiera e nelle tazze in cui prendete abitualmente il tè, e lasciatecela tutta la notte. Il deposito scuro formato col tempo dal tè scomparirà.

Il segreto per evitare che i jeans si accorcino? Questo, poi, è un vecchio sistema: bagnate gli orli nell'acqua di mare. Poi lavateli bene, anche più di una volta. E il gioco è fatto.

Per imbottigliare il vino, ricordate che le bottiglie in vetro verde chiaro sono l’ideale per i bianchi, quelle scure per i vini rossi. Nella cantina ponete le bottiglie leggermente discosta dai muri, e a una temperatura il più possibile costante che rimanga fra i 4 e i 18°. Un luogo comune da sfatare è quello che le bottiglie vadano tenute coricate: il vino non ci guadagna, se non, a volte, il caratteristico sapore di tappo.

Quando scegliete i finocchi, ricordatevi che quelli di forma rotondeggiante sono i più adatti ad essere mangiati crudi, mentre quelli di forma allungata sono più adatti alla cottura.

Tratto dalla rivista New Corriere dei Lidi