lunedì 29 settembre 2014

Lo sapevi che... Curiosità proposte da Fabio Bisio

...Prima che venisse chiarito l’intero ciclo di vita delle anguille, la cui forma larvale rimase sconosciuta sino alla fine dell’800, gli studiosi non mancarono di costruire intorno ad esso teorie che, non potendo basarsi su alcun indizio reale, furono quanto mai disparate e fantasiose. Mentre Aristotele affermava che esse nascevano spontaneamente dal fango, altri formularono l’ipotesi che si potessero ottenere da crini di cavallo gettati nell’acqua.

...La tribù pellerossa dei Navajos, proprietaria di alcuni terreni in California, ha affisso sulla staccionata di recinzione un cartello di divieto d’ingresso agli estranei, con la precisazione: “I sopravvissuti verranno processati”.

...La Luna calante, secondo la credenza della tribù degli indiani Dakota, sarebbe tale perché rosicchiata da piccoli topi. Gli africani Ottentotti suppongono invece che essa soffra di emicrania e tenga per questo una mano davanti al viso.

...In età avanzata Renoir era solito legarsi i pennelli alle mani per dipingere. Il pittore vi era costretto a causa dell’artrite deformante che rendeva inutilizzabili le sue mani.

...Le prime automobili, a vapore, inventate da Cugnot nel 1770, vennero precedute dalla vettura di Vaucanson, il famoso costruttore di automi. Nel 1748 egli presentò a Luigi XV un’automobile mossa da congegni d’orologeria, con tanto di molla per la carica. I membri dell’Accademia sentenziarono che era imprudente e pericoloso far circolare per le pubbliche vie un simile ordigno.

(Tratto dalla Rivista New Corriere dei Lidi)

sabato 27 settembre 2014

"Lo sapevi che...Curiosità proposte da Fabio Bisio

...Nelle giornate serene, dal Picco di San Francisco (3785 m) che sorge nell’interno dell’Arizona, si possono vedere i territori di sei stati degli Usa (Arizona, Colorado, Nuovo Messico, California, Nevada, Utah) e quello dello stato di Sonora nel Messico.

...Lo Stato che ha avuto il minor numero di morti in un intero conflitto è il Piemonte, che nella guerra di Crimea (cui esso partecipò nell’ultimo anno, il 1855) ebbe 12 caduti.

...Lo squalo riesce a percepire anche le minime tracce di sangue: una sola parte su 50 milioni di parti d’acqua è sufficiente per attirarlo.

...I tubi che costituiscono numerosi strumenti musicali a fiato hanno una lunghezza insospettabile: distendendo completamente un corno, esso raggiungerebbe i metri 5,20, il trombone i metri 2,65 e la tromba supererebbe metri 1,50.

...Intorno al 1840 sul Mississippi prestavano servizio più di mille battelli a ruote per trasporto di viaggiatori. Essi impiegavano sei giorni nel tragitto fra New Orleans e Saint-Louis, di oltre mille chilometri.

...Il famoso capo pellerossa Geronimo che per oltre un anno terrorizzò il Texas, sfuggendo sempre all’accanita caccia dei 5000 soldati guidati dal gen. Miles, si arrese spontaneamente nel 1886 (e con ciò si conclusero le guerre indiane). Si accertò allora che la sua famigerata banda di Apaches era, sin dall’inizio, formata da soli 18 guerrieri, uno dei quali era morto nella prima imboscata.

...Nel 1825, poco dopo l’inaugurazione della prima linea ferroviaria, l’inglese Stephenson guidò personalmente la sua locomotiva in una gara di velocità contro una diligenza, per dimostrare che il treno era più rapido. Infatti vinse, ma con soli 200 m di vantaggio sui 39 km del percorso.

...Nel Cinquecento i canoni internazionali della bellezza femminile erano dettati dalle seguenti regole: la donna ideale doveva avere, fra l’altro, “spirito francese, dignità romana, grazia milanese, profilo di Siena, spalle tedesche, denti di Napoli, ciglia di Ferrara e piedi genovesi”.
(Tratto dalla Rivista New Corriere dei Lidi)

giovedì 18 settembre 2014

Cucina curiosa: cavoli

“L’umanità avrebbe certamente fatto a meno dei re ma non dei cavoli: ma è la storia dei re che ci sforziamo di ricordare, mentre la storia del cavolo viene trascurata”. Parola dell’inglese Hyams Edward. L’antenato selvatico del cavolo fu la brassica oleracea, che già i Greci annoveravano fra le piante coltivate. Teofrasto (III secolo a. C.) ne descrive tre varietà; sei il romano Plinio, due secoli dopo; ne erano note venti, nel 1700; trenta, all’inizio del Novecento. Anche i cavolfiori, tutti i tipi di broccoli e i cavolini di Bruxelles derivano dal cavolo, il vero capofamiglia. Il cavolfiore, la cui mutazione pare fosse ottenuta in Siria (a lungo chiamato proprio “cavolo di Siria”, ricco di vitamina C e dalle riconosciute qualità anticancro) fu introdotto in Europa dai Genovesi; ma si trattava di un ‘ritorno’, in quanto l’origine del cavolo è indubbiamente europea. “Ho potuto rendermi conto di quanto vivano sani gli uomini che consumano molti cavoli...” scriveva Catone, e proseguiva: “I cavoli, il sole e il vino sono i migliori alleati della vecchiaia. I cavoli forniscono all’organismo le essenze necessarie per mantenerlo nelle condizioni migliori per difendersi da ogni malattia”. In effetti il cavolo è ricco di potassio, magnesio, calcio, clorofilla, ed è un ottimo difensore contro tutte le patologie, cancro compreso, e particolarmente nei casi di nefrite, anemia, affezioni polmonari. Antichi estimatori del cavolo furono anche Orazio e il celebre medico Musa. (Tratto dalla rivista New Corriere dei Lidi)

lunedì 8 settembre 2014

IL CANALE EMILIANO-ROMAGNOLO

Il Canale Emiliano Romagnolo è una delle più importanti opere idrauliche d'Italia. Con una derivazione dal Po, garantisce l'approvvigionamento idrico d’un'area di 3.300 ha, caratterizzata da una intensa attività agricola e da molti insediamenti urbani ed industriali. Il canale si sviluppa su un percorso di circa 150 km, con 5 stazioni di sollevamento delle acque sull'asta principale.  Situato nella zona delimitata da Po, Panaro, Reno e dalla Via Emilia, inizia, a nord, dal Cavo Napoleonico (o Scolmatore del Reno), fra Ferrara e Bologna, sfociando nel fiume Uso, fra Cesena e Rimini. Il primo progetto del canale risale al 1620, quando l'abate Raffaello Tirelli di Reggio-Emilia propose al duca Cesare d'Este l'idea di prendere le acque dal Po per irrigare le province di Piacenza, Parma, Reggio, Modena e Bologna. Successivamente un progetto simile, presentato nel 1863 al governo di Torino, fu rinviato per ragioni politiche. Destino uguale per un terzo progetto del 1893. Occorrerà attendere ancora mezzo secolo perché l'idea faccia il suo corso ed il nuovo progetto, presentato dall'ingegnere Mario Giandotti, sia oggetto di un decreto reale del 28 settembre 1939. La seconda guerra mondiale blocca nuovamente il progetto, che nel 1947 trova la sua versione definitiva combinando le esigenze delle piene del Reno con quelle dell'irrigazione della pianura bolognese e romagnola. Il punto di derivazione del Po è spostato a Bondeno (FE), al confine tra tre regioni (Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto) e quattro province (Modena, Ferrara, Mantova e Rovigo). L'inizio reale dei lavori risale al 1955. Non più un semplice canale di adduzione ma un sistema idrico complesso atto a risolvere definitivamente i problemi d'approvvigionamento di acque di cinque province: Ferrara, Bologna, Ravenna, Forli-Cesena e Rimini.  (Tratto dalla Rivista New Corriere dei Lidi)

mercoledì 3 settembre 2014

STORIA E CURIOSITÀ LOCALI IN PILLOLE

Nella zona di Comacchio nota come Villaggio, esiste, dal 2002, una Via Antonio Fantinuoli, che ricorda il bracciante comacchiese (leva 1914) che il 18 gennaio 1951 partecipò al corteo di scioperanti che sfilò per le vie di Comacchio in occasione della venuta in Italia di Eisenhower e che morì negli scontri che seguirono all’intervento delle forze dell’ordine, che fecero anche diversi feriti. Già nel 1961 il Comune voleva dedicare a Fantinuoli una strada, ma incontrò l’opposizione prefettizia. Per il nome della via si ripiegò su un pesce locale, la Passerina, generando, almeno nei primi tempi, molte ironie. (Tratto dalla Rivista New Corriere dei Lidi)

martedì 2 settembre 2014

STORIA E CURIOSITÀ LOCALI IN PILLOLE

Via Sambertolo a Comacchio ricorda il nome con cui era chiamato l’ingegnere Nicola di Giovanni Battista Cavalieri; nominato a soli 21 anni ordinario di matematica all’Università di Bologna e, poco più tardi, ingegnere comunale in Comacchio ed ingegnere distrettuale del Basso Po. La sua opera, volta soprattutto allo studio dell’idraulica e dell’architettura, e le cariche ricoperte influirono senza dubbio sulle vicende territoriali e urbane della città, nel primo quarto dell’Ottocento, e riscossero il plauso dei molti governi che si succedettero dal 1813 fino all’Unità d’Italia. Operò anche a Roma e fu lodato “per aver dato salubrità idrica alla città di Roma e per aver realizzato alcuni dei suoi magnifici ponti”. 
(Tratto dalla Rivista New Corriere dei Lidi)