martedì 25 marzo 2014

Lo sapevi che...

...La Spagna è la nazione che ha il maggior numero di ex capitali: oltre a Madrid: Burgos, Leon, Oviedo, Siviglia, Toledo e Valladolid, in cui, in tempi diversi, ebbero sede la Corte e il governo.

...Com’è noto, i sandwich presero nome dall’inglese conte di Sandwich (1718-1792) che una volta passò 24 ore al tavolo da gioco nutrendosi di tramezzini. Non avrebbe certo immaginato di eternare il suo nome per questa ragione, invece che per la sua carriera politica di oltre 40 anni, durante la quale fu, fra l’altro, plenipotenziario alla conferenza di Aquisgrana e Primo Lord dell’Ammiragliato.

...Nella sua monumentale ‘Storia naturale’ Plinio il Vecchio racconta che Pirro, il famoso re dell’Epiro, era un vero e proprio guaritore: otteneva prodigiosi risultati toccando i malati con l’alluce del suo piede destro.

...In un opuscolo pubblicato nel 1562 l’abate Damasceno, noto soprattutto come astrologo, consigliava ai medici di fare il solletico ai pazienti, dopo aver sentito loro il polso, per farli ridere. “Se ridendo, essi hanno la tendenza a dire ha-ha”, si legge nel libretto, “sono flemmatici. Se invece dicono he-he sono biliosi; se dicono hi-hi sono malinconici; se dicono oh-oh sono sanguigni e se dicono hu-hu sono ipocondriaci”.
(Tratto dalla rivista New Corriere dei Lidi)

venerdì 21 marzo 2014

LIDO DELLE NAZIONI, IL LIDO PER I PIÙ SPORTIVI. MARE, LAGO E PINETE PER RIMETTERSI IN GIOCO




All’inizio del Lido delle Nazioni, provenendo da sud, sulla strada Acciaioli, sùbito dopo l’ingresso di alcuni campeggi, si può notare, sulla sinistra, un sentiero che porta alla piccola area dove sorgono le Dune di San Giuseppe. Risalgono al XVII secolo e  raggiungono i tre metri d’altezza: sono liberamente accessibili, ma soggette a vincoli ambientali. Ricoperte da una fitta vegetazione a macchia (Leccio, Roverella, Eliantemo, Cisto rosso, Orchidee, Ligustro, Ginepro, Rosa di San Giorgio, Papavero, Asparago), non è raro scorgervi esemplari di Upupa, Usignolo, Ghiandaia, Merlo, Cuculo, Gufo, Civetta e tante altre specie, oltre a talpe, ricci, toporagni, porcospini, lepri, volpi (oltre all’immancabile nutria). Pochi metri più avanti lungo la strada del Lido, stavolta sulla destra, sorge il cosiddetto Capanno di Garibaldi, che ricorda il luogo dove l’Eroe dei Due Mondi sbarcò, portando in braccio la povera Anita (che sarebbe morta di lì a poco), braccato dai nemici. La Capanna è teatro, ogni anno, della ricostruzione storica, messa in scena da volontari (e opera di volontari è anche la cura del Capanno) dello sbarco di Garibaldi e dei suoi fidati, alcuni dei quali destinati alla cattura e all’uccisione nei giorni successivi. Sono solo due delle attrattive del Lido delle Nazioni, che negli anni Settanta e Ottanta ebbe momenti di grande notorietà e frequentazione anche da parte di personaggi televisivi e dello spettacolo. Un’altra è il Lago delle Nazioni (sito dalla parte opposta dell’abitato, a nord), risultato delle opere di intervento idraulico e di bonifica della Valle di Volano, regno degli sport acquatici e bordeggiato da allevamenti di cavalli. Un ottimo percorso a piedi o in bicicletta è a disposizione a pochi passi, per raggiungere, in meno di  un’ora, il Lido di Volano, percorrendo un sentiero che segue la costa (qui pressoché priva di spiaggia) fino alla strada interna della Pineta di Volano (lunga oltre 4 km), riserva naturale di oltre 170 ettari, costituita da arenili di recente deposito marino sui quali si è sviluppata la vegetazione tipica delle dune costiere. 
(Tratto dalla rivista New Corriere dei Lidi)

mercoledì 5 marzo 2014

CRONACHE D'ALTRI TEMPI RISPOLVERATE DA FRANCO LUCIANI

NEL 1876 LE OSTERIE E I CAFFÈ DI COMACCHIO ERANO MOLTI E LE LORO INSEGNE ERANO LE PIÙ CURIOSE. OGGI LE OSTERIE NON ESISTONO PIÙ E I CAFFÈ SI SONO TRASFORMATI IN BAR. CI PIACE, QUI DI SÉGUITO, RIPORTARE UN ELENCO DEGLI ESERCIZI DELL’EPOCA RILEVATI PRESSO L’A.S.C. DI COMACCHIO. 
(Franco Luciani)

MAGNAVACCA:
Colombo Gaetano, Caffè all’Ancora, 1° categoria
Zappata Celeste fu Felice, vendita liquori, 1° categoria
Fabbri Costanzo fu Vincenzo, vendita liquori, 1° categoria
Manetti Gaspare fu Battista, osteria, 1° categoria
Fabbri Antonio fu Giacomo, osteria, 2° categoria

BOSCO ELICEO:
Alberi Basilio fu Giuseppe, osteria, 1° categoria

COMACCHIO:
Guidi Antonio fu Lorenzo, via Marchesana, Caffè Nuovo, 1° categoria
Samaritani Bengio fu Filippo, via Mare, Caffè via Mare, 1° categoria
Samaritani Gaetano fu Nicolò, Piazzetta, Caffè Colonna, 1° categoria
Folegatti Tobia fu Simone, piazza Duomo, Caffè Fenice, 1° categoria
Guidi Antonio fu Giuseppe, via Rosario 10, Caffè all’Alba, 2° categoria.
Mari Filippo fu Francesco, via Mare 15, trattoria Al Cacciatore, 1° categoria
Cavallari Rosa, via Cappuccini, trattoria Al Corso, 1° categoria
Ferroni Annunciata fu Andrea, via Gattamarcia 3, osteria Al Sole, 2° categoria
Cavallari Daria in Ferroni, Borgo Trepponti 46, osteria all’Ancora, 2° categoria
Bellotti Gaetano fu Andrea, via S. Agostino 9, osteria All’Albero, 2° categoria
Guidi Francesco fu Giuseppe, via S. Agostino 11, osteria Due Garofani, 2° categoria
Gelli Filippo fu Andrea, via Isola 31, osteria Al Leone, 2° categoria
Fabbri Giovanni fu Andrea, via Nuova 10, osteria All’Agnello, 2° categoria
Taddei Andrea fu Remigio, via Cappuccini 108, osteria Alla Pace, 2° categoria
Farinelli Maria in Fantini, piazza Duomo 2, osteria Al Gallo, 3° categoria
Guidi Rita fu Giuseppe, piazza Duomo 18, osteria Al Pastore, 3° categoria
Felletti Maria in Guidi, piazza Duomo, osteria Alla Rosa, 3° categoria
Carli Gaetana ved. Sansoni, Borgo Duomo 8, osteria Al Pappagallo, 3° categoria
Ferroni Antonio fu Antonio, via Nuova 38, osteria Alla Pastorina, 3° categoria
Farinelli Pellegrina in Luciani, via Nuova 62, osteria Al Bacco, 3° categoria
Carli Francesco fu Giuseppe, fuori Trepponti, osteria All’Aglio, 3° categoria
Fogli Filippa in Fogli, via Gattamarcia 76, osteria All’Orso, 3° categoria
Fantini Antonio fu Nicola, via Gattamarcia 33, osteria Al Fiore, 3° categoria
Tomasi Rosa Salamunia, via Carmine 67, osteria Alla Ciambella, 3° categoria
Manfrini Annunciata fu Antonio, via S. Pietro 42, osteria All’Albero, 3° categoria

Una curiosa cantilena popolare, che si rincorre un po’ in tanti dialetti ma che forse nel nostro è rimasta più viva che in altri, è quella dell’oste che, presentando il conto della cena all’avventore e chiedendogli la somma di ‘dodici franchi’, se ne vede dare solo nove e protesta: 

Ehi, questi che chej iè brisa dodes, iè neuv! (Questi non sono mica dodici, sono nove!)

E l’avventore, flemmatico, spiega: Trej ad pan, trej ad ven e trej ad cudighen (Tre di pane, tre di vino e tre di cotechino).
E la minästre? (E la pasta?), chiede allora l’oste.

A degho ban! (Dico bene) risponde l’avventore, per nulla scomposto: Trej ad minästre, trej ad pan e trej ad ven! (Dico bene: tre di pasta, tre di pane e tre di vino!)

E el cudighen? (E il cotechino?), incalza l’oste.

A degho ban! Trej ad cudighen, trej ad pan e trej ad minästre! (Dico bene: tre di cotechino, tre di pane e tre di pasta!)

E el ven? (E il vino?)
A degho ban! E così via, senza soluzione.

(Franco Luciani)

(Tratto dalla rivista New Corriere dei Lidi)

sabato 1 marzo 2014

I CONSIGLI DI NONNA OLGA

Schizzi di olio sulle dita? 
Strofinatele sùbito sui capelli. Io faccio così anche quando mi pungo con le ortiche.

Un vecchio consiglio che non fa mai male: mezzo bicchiere di latte aggiunto all’acqua in cui bollono i cavolfiori li manterrà belli bianchi e attenuerà lo sgradevole odore che emanano cuocendo.

Guai ai parassiti! Raccogliete 5 o 6 castagne d’India e fatele bollire in tre quarti di litro d’acqua. Quando sarà raffreddata, versatela nei vasi infestati e.. vedrete.

Pulire l’ottone? Vino rosso caldo e.. spazzola. Oppure: cotone imbevuto di succo di limone. Provare per credere.

Pressione alta? La sera mettete in infusione in una tazza d’acqua due cucchiaini di fogli di olivo secco spezzettate. Al mattino fatele bollire usando un recipiente non metallico. Zuccherate a piacere, bevete come una normale tisana: mantiene la pressione costante.

Volete accertarvi se un vino è genuino? Versatene un po’ in un bicchiere e metteteci una bustina di polvere per fare l’acqua da tavola. Se il vino diventa bluastro, è segno che è genuino.

Un saggio consiglio della nonna: contro il catarro bronchiale fa molto bene bere tre volte al giorno (filtrato e zuccherato) l’infuso ottenuto facendo bollire in un litro d’acqua una manciata di foglie secche di castagno.

Se il prezzemolo del vostro orto (o del vaso) non fa grandi progressi, ‘salatelo’ un po’ col sale grosso da cucina. Si tirerà sùbito su.

Insalata di.. crisantemi? Una prelibatezza.. non per gli addetti funebri ma per i parigini. Provare per credere. Sfogliate dei grossi crisantemi bianchi o gialli, scottateli in acqua bollente, sgocciolateli e asciugateli. Trasferite i petali in un’insalatiera e conditeli con olio, succo di limone, sale e un pizzico di pepe. Nessuno indovinerà l’origine di questo cibo esotico!

Caldo soffocante? Un rimedio d’emergenza: appendete grandi asciugamani umidi alle finestre: asciugando sottrarranno calore all’ambiente e voi... respirerete un po’.

Quando non ti fidi del forno e la crosta del dolce diventa troppo dura, inforna insieme allo stampo una tazza piena d’acqua.


(Tratto dalla Rivista New Corriere dei Lidi)