giovedì 23 agosto 2012

Storia e curiosità locali in... pillole

Nei primi anni Venti, completata la bonifica di Valle Trebba, cominciarono gli scavi della Necropoli di Spina, terminati nel 1935 per volontà di Italo Balbo, che inaugurò il Museo Archeologico di Ferrara. Posto che l’abitato non potesse essere molto distante dalla Necropoli, proprio il direttore del museo, Alfieri, ebbe l’intuizione di utilizzare per la ricerca la fotografia aerea. Risalgono all’ottobre del 1956 i primi ritrovamenti, nella zona nordorientale della Valle del Mezzano, presso il Casone Paviero. Da allora le ricerca proseguì, fino agli anni Settanta, anche ad opera dei comacchiesi stessi cui, non di rado, durante lavori di scavo, càpita ancora di imbattersi in antichi oggetti appartenuti ai loro avi. (Tratto dalla rivista New Corriere dei Lidi) (Tratto dalla rivista New Corriere dei Lidi)

Lo sapevi che...

LA FINE DELLA MALARIA GRAZIE AD UNA ZANZARA

Una zanzara ''a prova di malaria'' è stata creata da scienziati americani. Ricercatori dell'Università dell'Arizona hanno realizzato un interruttore genetico che attiva una reazione anti-malaria permanente. Se queste zanzare venissero introdotte in natura sarebbe possibile prevenire il contagio di milioni di persone dal plasmodium, il parassita che provoca la malaria. ''Siamo rimasti sorpresi di quanto funziona bene'', ha detto uno degli scienziati. Circa 250 milioni di persone all'anno si ammalano di malaria dopo esser state punte da zanzare femmine che succhiano sangue per nutrire la prole e nel contempo ingeriscono una media di 40 parassiti, che si sviluppano nell'addome dell'insetto, migrando, alcuni, nelle ghiandole salivari, passando poi a infettare nuove vittime. (Tratto dalla rivista New Corriere dei Lidi)

domenica 19 agosto 2012

Sagra dell'anguilla a Comacchio 2012

Data  6/7 e 13/14 ottobre 2012
Orari 11.30 alle 15.00 e dalle ore 18.00 alle 21.00.
Degustazione piatti a base di anguilla e di pesce di mare e di valle, preparati dai marinai di Comacchio presso l’attivissimo stand gastronomico ubicato nel cortile di Palazzo Bellini, adiacente al ponte Trepponti. I ristoranti del territorio creeranno un circuito gastronomico che rivisiterà in chiave moderna i piatti a base di anguilla ed altre specialità locali. Nel centro storico cittadino, lungo i canali e fino al Loggiato dei Cappuccini sarà allestito un percorso espositivo con prodotti agricoli, prodotti tipici locali, artigianato, manufatti artistici, gastronomia, dolciumi. Nelle piazze troveranno poi spazio un angolo giochi per bambini e il mercatino del collezionismo e delle curiosità.
Per informazioni
http://www.sagradellanguilla.it

sabato 18 agosto 2012

La Pieve di San Vito di Ostellato

L’antica Pieve di San Vito, che fino a qualche anno fa esibiva un’anonima facciata seicentesca, è stata riportata al suo autentico e primitivo splendore di pieve romanica, dopo un restauro che l'ha spogliata della veste moderna riportando indietro nel tempo chi la incontra sul proprio cammino. La chiesa è stata costruita nel 1027, come riporta un’antica lapide del XVII secolo visibile nel muro interno della chiesa, la quale descrive anche che la chiesa venne successivamente "invertita” come orientamento (l'altare non più a est ma ad ovest), ciò che giustifica perché dalla strada si veda il retro della chiesa, oggi riportata al suo originale orientamento. Realizzata con materiale di riutilizzo di costruzioni romane probabilmente sopra a un tempio pagano, passando per un edificio bizantino a un'unica navata. Il campanile romanico è stato aggiunto nel XIII secolo. Nel 1686 venne trasformata in un’anonima chiesetta seicentesca, come si usava in quel periodo, in tutta Italia. Non senza difficoltà, nel 1925 Giacomo Mazzotti, un povero e modesto sacerdote riuscì ad ottenere aiuti, fisici ed economici, dando il via al restauro che venne faticosamente terminato nel 1928. Il territorio fra San Vito e Voghenza ha dato alla luce molti reperti romani, fra i quali sarcofagi di personaggi illustri che desideravano essere sepolti qui a testimonianza che anche in epoca pagana questo doveva essere un luogo sacro. Nel 1884 fu rinvenuto un cippo greco della tomba di Camurio Prisco che fu posizionato, durante il restauro, come altare, seguendo l’antica tradizione di usare elementi pagani per costruire elementi cristiani, un po' per mostrare la vittoria del cristianesimo sul paganesimo e un po' per far abituare i contadini alla nuova religione. Ma ciò si faceva agli albori del Cristianesimo ed è un fatto curioso, per fine ‘800. Fatto, peraltro, ripetuto: nel 1893 fu rinvenuto il sarcofago romano in marmo di una bimba, figlia di tal Domizio Modesto, e il sarcofago fu utilizzato come altare, stavolta della cripta. La pieve è dedicata a San Vito, Modesto e Crescenzio, martiri uccisi da Diocleziano. Non si sa se attorno esisteva un paese abitato o fosse essa stessa una comunità cristiana isolata, dato che all’epoca la zona era paludosa e dai reperti si è visto che la chiesa stessa si trovò più volte semisommersa dal fango. Il fatto che si trovi a pochi chilometri dall’Abbazia di Pomposa può far pensare che potesse fungere da luogo di preparazione per i pellegrini prima di raggiungere, il giorno seguente, l’Abbazia. Il luogo dove sorge è isolato, nonostante si trovi sulla via principale che collega Ferrara all'Abbazia di Pomposa, e ciò trasmette alla chiesa un’atmosfera suggestiva. Fin dal 1288 nella zona di Gattola, compresa all'interno del paese di San Vito, c’era un laghetto di acque termali che pare possedesse il potere di guarire i ciechi e sanare i lebbrosi, meta di pellegrini malati. Purtroppo nel 1444 il laghetto scomparve, ma si pensa che il suo potere magico sia stato trasmesso proprio alla Pieve. Sarà un caso, ma San Vito è il protettore dei ciechi e dei lebbrosi. (Tratto dalla rivista New Corriere dei Lidi)


giovedì 9 agosto 2012

BEACH TENNIS SUPERVIP LIDI DI COMACCHIO

Sesta edizione per Beach Tennis Supervip, che ha toccato ben quattro Lidi: Spina, Estensi, Pomposa e Nazioni. La ricetta che ha decretato il successo del torneo in questi anni è semplice: una scelta di personaggi del mondo dello spettacolo di età differenti, cari a tutte le generazioni e riconoscibili dal grande pubblico. E una grande interazione con la gente, con i turisti chiamati anche a giocare con i vip. La Regione ha inserito il torneo nella “Top Ten” dei giochi di spiaggia di tutta la costa e questo ha significato una grandissima visibilità in termini pubblicitari per i Lidi Comacchiesi. La manifestazione ha avuto l’appoggio economico del Comune di Comacchio ed è stata seguita dalle telecamere di Supertennis, Rai e Mediaset. Ma ovviamente i grandi protagonisti sono stati i ‘vip’, alle prese con palline e racchettoni. Quest’anno hanno partecipato: Andrea Roncato, Raffaello Balzo (da Centovetrine), Franco Trentalance (attore di pornografia, opinionista e quant’altro), Paolo Ruffini (comico, da Colorado), Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi, Justine Mattera (dai programmi di Paolo Limiti), Roberta Giarrusso (attrice di Carabinieri e  Commissario Manara), Francesca Cipriani (ex “La pupa e il secchione”) e la regina del cosiddetto “burlesque”, l’attrice Emma Nitti in arte Grace Hall, alla quale abbiamo dedicato la nostra copertina. Ha partecipato alla manifestazione anche il gruppo delle Voci Sole (ex “Stracult” di Rai Due) con un concerto di chiusura del torneo. (Tratto dalla rivista New Corriere dei Lidi) - (Foto di Saverio Rizzetto)